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Yamaha, torna a vivere un mito del passato: la chiamavano la “bara volante”

La Yamaha è un’azienda storica, e ancora oggi apprezzatissima da appassionati e addetti ai lavori. Ma forse in pochi si ricordano di questa.

La Yamaha, un marchio iconico e sempre molto celebrato in giro per il mondo. Forse la Honda, rivale di sempre sul mercato come negli sport motociclistici, ha effettivamente un passo in più. Ma anche i ‘cugini’ nipponici marchiati di blu sanno il fatto loro.

Yamaha, mezzo storico pronto a tornare: incredibile ma vero nextmoto.it

Nel mondo delle due ruote, in effetti, di società all’altezza di Yamaha ne esistono veramente poche. Parliamo di un costruttore capace di produrre milioni di veicoli all’anno. Noi oggi vi parleremo di una motocicletta targata Yamaha in particolare, storica e che presto potrebbe fare incredibilmente ritorno. Appassionati e collezionisti, di questo, saranno contenti.

Ti ricordi di questo modello? E’ davvero unico

Di modelli unici, nella storia del motociclismo, ce ne sono stati tanti. Sicuramente questa Yamaha è fra questi. Parliamo della RD 350, veicolo caratterizzato da un motore a due tempi bicilindrico davvero prestazionale. Fu prodotta e importata in Italia dal 1973 al 1994. Nei primi due anni di produzione, era disponibile con un cambio a cinque e a sei marce. Poi però venne scelto solo quello a sei.

Per quanto riguarda l’Italia, dal punto di vista del settore motociclistico fu un mezzo molto importante. Era destinata ai giovanissimi, 18enni in particolare. Sembrerà strano, essendo una moto effettivamente potente per un guidatore appena adulto; ma dovete sapere che, all’epoca, il codice della strada limitava le motociclette di cilindrata superiore a 350 cm cubi solo ai maggiori di 21 anni.

Yamaha RD 350 (Web source) nextmoto.it

A livello legislativo, era considerata l’età adulta. Tornando alla RD 350, dovette confrontarsi con modelli dotati di propulsori a quattro tempi, che avevano ovviamente caratteristiche di erogazione decisamente diverse – il tempo dirà che saranno pure la scelta giusta in ottica futura – quali Honda CB 350, CB 350 Four e Moto Guzzi V35.

Per quanto riguarda le altre caratteristiche della Yamaha, si denota un impianto frenante con freni a disco (anteriore) e a tamburo (posteriore) abbinati fra loro. L’impianto di raffreddamento era ad aria e il veicolo si avviava solo con l’utilizzo del pedale. Raggiungeva la velocità massima di 160 chilometri orari. Un aneddoto: in seguito allo speciale successo di Johnny Cecotto nel motomondiale, venne realizzata nel 1975 una versione rivista, maggiormente sportiva e denominata “Cecottina”.

Yamaha RD 350, clamoroso ritorno? Sì, ecco come

Inutile nascondersi. La Yamaha RD 350 è certamente uno dei modelli più amati in assoluto dai motociclisti di tutto il mondo. La sua storia parla chiaramente, anche se ormai non viene prodotta da quasi trent’anni. Tanti i modelli, le varianti e le versioni varie rimaste nel cuore di appassionati e addetti ai lavori.

Kit Yamaha da sogno per molti motociclisti (Web source) nextmoto.it

E forse, proprio per questo, l’azienda inglese Velocity Moto ha deciso di creare un kit destinato alla XSR 700 e alla XSR 900. Un modo efficace per trasformare le moto in questione in veri veicoli che riportino tante persone agli anni ’80. Il kit prevede alcune novità di rilievo, che non richiedono particolari modifiche al telaio.

Cambiamenti anche al cupolino, alla coda, alla sella, al maniglione, al parafango, ma anche a fanale e luci posteriori. Il costo del kit supera i mille euro (1500). Se poi qualche cliente vorrà aggiungere altri elementi, come la verniciatura o parti speciali come sospensioni e motore, chiaramente il prezzo aumenterà.