Yamaha pensa e lavora per compiere una svolta verso le emissioni zero: il cambiamento potrebbe avvenire su un modello storico e la scelta sorprende.
Yamaha pensa al Pianeta e al bene a cui ognuno dovrebbe contribuire per non gravare ulteriormente sul cambiamento climatico già in corso. La nota Casa sta perciò lavorando su una svolta verso zero emissioni e per farlo sta lavorando su un modello storico. La scelta ha perciò sorpreso molti. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Yamaha ha deciso: spingerà sulla svolta green per contribuire in prima linea all’impatto zero sul Pianeta già martoriato dal cambiamento climatico e dalle sue conseguenze che sono ormai sotto gli occhi di tutti. A riferire l’idea avuta dalla Casa è stata la redazione di ‘CycleWorld.com’.
Il fattore che più sorprende di questa decisione non è tanto la volontà di cambiare e di dare il proprio contributo. Anzi, quello rincuora tutti gli appassionati e i clienti di Yamaha. Piuttosto ha stupito la scelta di voler creare una moto 100% elettrica sul modello delle moto da cross. Il brevetto è già stato richiesto.
Yamaha rivoluziona il settore della sua moto da cross: richiesto il brevetto per il Full Electric
La creazione di una full electric in Yamaha c’è in realtà anche già stata. Stiamo parlando della moto da trial elettrica TY-E 2.0. Con essa è già stata perciò avviata una svolta green che adesso vuole però coinvolgere anche il segmento delle moto da cross, cavallo di battaglia di Yamaha.
“Nel 2021, l’azienda ha rivisto il su piano ambientale 2050, formulato originariamente nel 2018, e ha fissato un nuovo obiettivo: puntare alla neutralità del carbonio in tutte le sue attività commerciali, compreso il ciclo di vita dei suoi prodotti, entro il 2050”, si legge sui canali ufficiali. Quindi non stupisce la richiesta del brevetto per un nuovo modello a cui dar vita.
Secondo ‘CycleWorld.com’, si lavorerà molto sulla trasmissione soprattutto grazie all’introduzione di uno smorzatore di torsione che permetterà di accumulare maggiore energia e dare di dare un impulso di un certo tipo alla ruota posteriore in accelerazione.
In questo modo le emissioni sarebbero appunto pari a zero, il modello non andrebbe ad impattare sull’ambiente ma le prestazioni resterebbero per lo più invariate. La moto, prerogativa fondamentale, non deve perdere di potenza e così riuscirebbe nell’intento.