Yamaha resta lontana dalle zone di vertice della MotoGP. Il pluricampione del mondo pilota si toglie qualche sassolino dalla scarpa.
Nel fine settimana di Jerez de la Frontera c’era anche un ospite eccezionale, oltre a Valentino Rossi con cui ha scattato una foto che ha fatto il giro del mondo. Si tratta del cinque volte campione del mondo Jorge Lorenzo, al suo secondo anno da commentatore TV per Dazn. Ha assistito alla vittoria di Pecco Bagnaia e della Ducati, con cui il maiorchino ha disputato un biennio in classe regina.
Al centro della sua analisi c’è però un marchio a cui è stato particolarmente legato e con cui ha conquistato tre titoli iridati: la Yamaha. Quando Jorge Lorenzo ha concluso la sua carriera nella stagione 2019, al termine di un anno poco entusiasmante in sella alla Honda RC-V del team factory, subito dopo ha firmato un accordo con la Casa di Iwata per ricoprire il ruolo di collaudatore. Peccato che la pandemia di Covid scoppiata nel 2020 abbia contribuito alla cessione della collaborazione dopo poche uscite in pista.
Jorge Lorenzo silura il suo ex team Yamaha
Nei panni di tester il pentacampione spagnolo ha disputato solo un paio di giorni in pista con la Yamaha M1. Il costruttore giapponese non è stato particolarmente felice del suo livello di preparazione atletica, quindi ha deciso di non rinnovare il contratto annuale con il suo ex campione per tentare una nuova strada con Cal Crutchlow.
Uno smacco che Jorge non ha mai digerito e nei giorni scorsi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa parlando ai microfoni del sito ufficiale Motogp.com. “È un peccato che non mi abbiano tenuto come test collaudatore“.
Oggi la Yamaha soffre nelle retrovie, con Fabio Quartararo che ha ottenuto un solo podio nelle prime quattro tappe stagionali (ad Austin), mentre Franco Morbidelli, dopo qualche lampo in Argentina, è ritornato a latitare nelle ricerca del giusto feeling con la moto. Manca velocità massima alla moto di Iwata e ha perso il suo classico punto di forza: l’agilità in percorrenza di curva. “Conosco bene quella moto e avrei potuto aiutarli a trovare la strada per migliorarla“, ha proseguito Jorge Lorenzo.
Non manca una battuta sottilmente maliziosa nei confronti dell’attuale collaudatore, il britannico Cal Crutchlow. “Adesso hanno un tester diverso e dall’esterno sembra che si siano un po’ persi. Speriamo che riescano a ritrovare la giusta strada“. Altrimenti sarà molto difficile ritornare a lottare per il titolo mondiale, soprattutto se si ha a che fare con un prototipo al top come la Ducati Desmosedici GP.