Mentre i prezzi degli scooter continuano a salire alle stelle, Yamaha scuote il mercato delle due ruote con una vera rivelazione
Chi l’avrebbe mai detto che nel 2024 si potesse ancora comprare uno scooter nuovo al prezzo di un telefono? Eppure Yamaha ha deciso di stupire tutti con una mossa che sa di sfida. Nel momento in cui la mobilità urbana diventa sempre più un lusso, ecco spuntare il RayZR, piccolo gioiello a due ruote che costa quanto l’ultimo smartphone di Cupertino.
Non stiamo parlando di un veicolo qualsiasi, ma di uno scooter firmato da uno dei marchi più blasonati delle due ruote. Il prezzo? 2.299 euro, una cifra che sembra quasi un errore di stampa in un mercato dove i listini hanno perso ogni freno.
La sostanza oltre il prezzo
Dietro questo prezzo che fa girare la testa si nasconde uno scooter sorprendentemente maturo. Il RayZR è come quel compagno di classe che non si dà troppe arie ma sa il fatto suo. Le plastiche sono solide, ben assemblate, niente scricchiolii o materiali che sembrano di cartone.
Il frontale sfoggia un faro LED che di notte illumina la strada come un piccolo sole, mentre sotto la sella si nasconde un vano da 21 litri che ingoia senza problemi un casco jet.
Il motore è un gioiellino Blue Core da 125 cc: più di 50 chilometri con un litro di benzina. Niente male per un propulsore che spinge fino a 90 all’ora senza battere ciglio. La vera magia sta nei 99 chili di peso: leggero come una piuma, si infila nel traffico con la grazia di un ballerino. Le ruote piccole aiutano nelle manovre, mentre i freni – disco davanti e tamburo dietro – fanno il loro dovere senza incertezze.
Sulla pedana c’è spazio in abbondanza per muoversi, e la sella accoglie come una poltrona ben imbottita. Il manubrio cade naturale sotto le mani, e le sospensioni fanno il loro mestiere anche quando si viaggia in due.
La strumentazione LCD è chiara e immediata, anche se non si collega al telefono. Ma la vera chicca è quella pedivella per le emergenze, un tocco old school che fa sorridere ma che un giorno potrebbe salvare la giornata. E poi c’è il sistema Start & Stop, che spegne il motore ai semafori come nelle auto moderne – ma si può anche disattivare, per i più tradizionalisti.
In movimento, il RayZR stupisce per come sa essere agile senza risultare nervoso. Le sospensioni non fanno miracoli ma assorbono bene le buche cittadine, e il motore ha quel brio giusto per non far rimpiangere scooter più potenti. La frenata combinata funziona con naturalezza: si tira la leva sinistra e lo scooter rallenta in modo progressivo, senza drammi o sorprese.