La crisi della Yamaha è senza fine, ed ora c’è stata un’importante ammissione sul motivo per il quale la moto non va.
Il 2023 è una stagione in cui la Yamaha è del tutto tagliata fuori dalla bagarre per il titolo mondiale, con una M1 ormai arrivata al limite del suo sviluppo in tanti settori. La casa di Iwata sperava di trarre giovamento dall’innesto di nuovi tecnici, ma le cose non sono cambiate, ed assieme alla Honda, è il fanalino di coda di questa MotoGP.
In pochi si sarebbero potuti attendere un tracollo di questo tipo da parte di uno dei marchi più vincenti di sempre, che nonostante la presenza di un campione come Fabio Quartararo fa una fatica estrema. “El Diablo” ha ottenuto l’unico podio stagionale in quel di Austin, strappando con i denti un terzo posto.
Tuttavia, si trattò di un risultato anche fortunoso, ottenuto grazie alle tante cadute di coloro che lo precedevano, mentre Franco Morbidelli è giunto quarto in Argentina, grazie ad un buon week-end sotto la pioggia. La Yamaha sta già pensando al futuro per ciò che riguarda i piloti, e per il prossimo anno è quasi ufficiale una grande novità.
Al posto del rider capitolino, infatti, dovrebbe arrivare ad occupare la sua sella Alex Rins, attualmente in sella alla Honda del team di Lucio Cecchinello. Lo spagnolo ha un contratto con la casa dell’Ala Dorata valido anche per il 2024, ma vuole far valere la clausola che dice che se ne può andare in caso di offerta da parte di un team ufficiale. Oggettivamente, non si tratta di un enorme passo in avanti visto che anche la squadra di Lin Jarvis è in crisi nera, ma almeno si tratta di un team factory.
Yamaha, il grande problema è l’aerodinamica
La Yamaha non riesce ad uscire dalle sabbie mobili, ma almeno ha ancora un campione del mondo come Fabio Quartararo all’interno del team. La M1 non è mai stata una moto in grado di fare la differenza a livello di motore, ma in passato, c’erano tanti altri aspetti sui quali era superiore.
Uno di questi era la maneggevolezza ed una buona aerodinamica, che le davano un buon vantaggio sulla Ducati nelle curve. Grazie alla tanta aerodinamica, la casa di Borgo Panigale ora primeggia anche in questo aspetto, ed ora la M1 è ridotta a fare il ruolo della comparsa ad ogni week-end.
In un’intervista concessa a “Motorsport.com“, il team manager della Yamaha Massimo Meregalli ha parlato del grande problema di questa moto: “Non è facile uscire dalla crisi in poco tempo, ma ovviamente, stiamo spingendo molto per migliorare le prestazioni della moto. Abbiamo puntato solo a migliorare il motore, ma la verità è che è l’aerodinamica il settore dove dobbiamo lavorare di più per far crescere la velocità in curva“.
La casa di Iwata, dunque, non vede nella sola velocità di punta il grande problema di questa moto, ma anche e soprattutto nell’approccio delle curve e nella velocità di percorrenza. Per risolvere un guaio di questo tipo ci vuole parecchio tempo, e gli avversari non stanno di certo a guardare.