E’ di nuovo bellissima e anche il prezzo è interessante. L’iconica sportiva di Yamaha torna a brillare sul mercato.
Realizzata partendo dalla MT-09, la nuova moto targata Yamaha si esprime al meglio in pista per via di alcune sue caratteristiche tipicamente sportive. Omologata per essere utilizzata anche sulle strade di tutti i giorni, è il modello che attualmente si vede impegnato nel campionato mondiale Supersport, serie che va a bracciato con la SBK. Dunque, il suo cliente tipo è il motociclista che ama la velocità e che non si ferma all’uso per i più comuni spostamenti quotidiani.

Dalle linee spigolose, presenta un frontale molto aggressivo e al contempo moderno. Non mancano le ormai sdoganate alette per migliorare l’aerodinamica, anche se, a differenza di alcuni modelli in cui sono particolarmente visibili, qui si mimetizzano bene nella carrozzeria e hanno la funzione di deviare l’aria calda lontano dalle gambe di chi è alla guida. Considerato il rapporto qualità/ prezzo offerto, possiamo quindi dire che si spende il giusto per portarsela a casa.
Dal cuore racing la Yamaha R9 fa il suo debutto in strada, tutti i suoi segreti
Ad animare la nuova Yamaha R9 è un propulsore Crossplane tre cilindri in linea da 890 cc, raffreddato a liquido con distribuzione a doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro ad iniezione elettronica, alesaggio di 78 mm e corsa del pistone di 62 mm. Capace di scaricare sull’asfalto fino a 119 cv a 10mila giri/min, ha una coppia massima di 93 Nm a 7mila giri/min.
La sua particolarità sta nella scelta unica per il telaio. Mentre l’unità motrice è la stessa della già nominata MT-09, dellaTracer 9 GT e della XSR 900, la ciclistica è esclusiva avendo un disegno Deltabox in alluminio pressofuso superiore in rigidità torsionale, longitudinale e laterale. A contare di più, però, è il peso piuma, solo 9,7 kg che portano la stazza complessiva ad appena 195 kg. La forcella è una KYB a steli rovesciati da 43 mm regolabile in estensione e compressione, anche singolarmente.

Migliorata anche l’idraulica dello stesso elemento così da ottimizzare la pressione interna, mentre l’impianto frenante è targato Brembo con doppio disco da 320 mm all’anteriore e monodisco al posteriore. Tra gli ADAS infine, citiamo il controllo di trazione e di frenata, oltre a quello di gestione del freno motore. Tre le modalità di guida possibili. Disponibile anche per chi possiede la sola patente A2, ha un prezzo di 13.499 euro.