La Yamaha vuole tornare al top in MotoGP, ed ora c’è un piano chiaro per tornare davanti a tutti. Ecco a cosa hanno pensato.
Gli ultimi giorni sono stati molto sorprendenti per il mondo della MotoGP, con il mercato che inizia a definirsi. Fabio Quartararo ha rinnovato con la Yamaha per il 2025 ed il 2026 compreso, una mossa, se vogliamo, a sorpresa considerando quella che è la situazione tecnica della casa di Iwata. Il brand nipponico punta alla risalita, ma ce la sentiamo di dire che il corposo aumento di stipendio abbia avuto una notevole importanza nelle trattative.
Al contrario di Marc Marquez, che ha rinunciato ai milioni della Honda per legarsi alla Ducati del Gresini Racing e tornare a giocarsela, Quartararo ha preferito uno stipendio corposo, pur sperando anche in una risalita sul fronte tecnico. La Yamaha deve trovare il modo per tornare al top con una M1 che ora è quarta forza, ma che qualche piccolo passo in avanti nelle prime due tappe stagionali l’ha fatto vedere.
Yamaha, ecco il piano per trovare il riscatto
La Yamaha ha prolungato l’accordo con Fabio Quartararo, e l’obiettivo è quello di affiancargli un top driver in chiave futura. Dal 2024 al suo fianco c’è Alex Rins, ma la sua sella potrebbe non essere così solida, visto che tanti altri piloti sono in scadenza con le loro squadre. Nella lista della casa di Iwata c’è anche Jorge Martin, attualmente in testa al mondiale, che ha già fatto sapere di essere ormai all’ultimo anno con la Ducati Pramac.
Nel caso in cui la casa di Borgo Panigale non dovesse offrirgli la sella del team factory, il rider iberico si guarderebbe intorno, a costo di andare su una moto meno performante. Sul fronte piloti, c’è anche un altro nome caldo, vale a dire quello di Enea Bastianini, che sta rischiando la sella in Ducati ufficiale proprio per via delle performance di Martin, ed è uno dei principali indiziati nella caccia di Lin Jarvis a nomi di primo livello. Ovviamente, Rins è appena arrivato e gli va dato il tempo di ambientarsi, ma i vertici del team nipponico guardano già avanti.
Un altro degli aspetti che fanno parte dei piani di riscatto della casa di Iwata è legata alla questione team satellite, con la Yamaha che, al giorno d’oggi, ne è del tutto sprovvista. In pista ci sono solamente due M1, con il team di Valentino Rossi che è l’obiettivo primario, in quello che è un affare di cui si parla da tanto tempo, ma che ancora non ha portato a sbocchi ufficiali.
Secondo le ultime indiscrezioni, il colosso nipponico vorrebbe addirittura due squadre satelliti, in modo da poter velocizzare lo sviluppo della M1 e da raccogliere quanti più dati possibili, ricreando una sorta di sistema Ducati. Al momento, già ottenerne uno sarebbe un successo, e la speranza è che le concessioni possano fornire quel qualcosa in più che consenta di lottare, altrimenti, la strada sarà ancora molto lunga.