Yamaha%2C+addio+ad+uno+dei+gioielli+pi%C3%B9+amati%3A+se+ne+va+un+mito
nextmotoit
/articolo/yamaha-addio-ad-uno-dei-gioielli-piu-amati-se-ne-va-un-mito/45936/amp/
Moto

Yamaha, addio ad uno dei gioielli più amati: se ne va un mito

Una delle Yamaha più apprezzate di sempre uscirà presto dai listini, una brutta notizia per tutti i suoi amanti. Ecco i dettagli.

Il mondo delle moto, così come quello delle auto, si sta evolvendo nella maniera più crudele, portando diversi modelli storici a sparire dai listini. La Yamaha è già stata protagonista di un addio doloroso, estromettendo poco tempo fa dalla gamma la splendida R6, ed ora, anche un altro modello sportivo sembra essere pronto per farsi da parte.

Yamaha decisione difficile (Yamaha) – Nextmoto.it

Purtroppo, le sportive stanno affrontando una fase di grande difficoltà, tra prezzi elevati e ferree regole su limiti di velocità ed emissioni, che portano la clientela ad allontanarsi dal loro acquisto. Ebbene, la Yamaha è stata quasi costretta a prendere una decisione molto difficile, ma che era nell’aria da qualche tempo. Scopriamo qual è la sportiva che non sarà più possibile acquistare.

Yamaha, addio alla splendida sportiva R1

Dopo mesi di indiscrezioni, è ora arrivata la triste ufficialità. La Yamaha ha reso noto che la YZF-R1 non sarà più disponibile nel listino, e ne resterà in vita solo il modello non omologato per la circolazione stradale, adatto solamente alla pista, tanto per intenderci. Le supersportive da 1.000 cc di cilindrata, che una volta erano al top sul fronte delle vendite, sono in crisi nera, e questo ne è un altro segnale inequivocabile.

Yamaha R1 in mostra (Yamaha) – Nextmoto.it

La storia della R1 inizia molto tempo fa, visto che il lancio ufficiale avvenne ad EICMA nel 1997, nel mese di settembre, ed entrò in produzione l’anno dopo. La R1 fu una delle principali moto del settore 1.000 cc, sfidando modelli come la Suzuki GSX-R1000 o la Honda CBR 1000 RR, modelli che al giorno d’oggi sono merce rara a dir poco. Per quanto riguarda la prima serie della R1, a spingerla c’era un motore molto compatto, un 4 cilindri 20 valvole, spinto da una batteria di carburatori Keihin da 40 mm, con ben 150 cavalli di potenza massima erogati a 10.000 giri al minuto. La coppia massima era pari a 110 Nm ad 8.500 giri al minuto.

Nel 2002, con la seconda generazione, furono aggiornati il telaio e l’iniezione, mentre nel 2004 la potenza del motore toccò quota 170 cavalli. Le evoluzioni sono state parecchie, con l’ultima serie di questa splendida Yamaha che è stata svelata nel 2015, e siamo certi che i suoi fan più affezionati non saranno mai pronti per dirle addio. E la paura è che tante altre supersportive presto diranno addio al mercato.