Se avete il desiderio di regalarvi una potente moto di quelle derivate di serie è ancora un sogno realizzabile. Il prezzo di una Superbike resta comunque elevatissimo
Gli amanti delle due ruote sono innamorati delle battaglie in pista tra i centauri migliori al mondo. MotoGP e Superbike rappresentano le due categorie più seguite del motociclismo. Oggi il Motomondiale riserva meno sorprese e sorpassi rispetto al passato, anche a causa di una tecnologia ed aerodinamica così spinta da rendere difficile le manovre di sopravanzamento una volta usciti dalla scia.
Proprio come accade in MotoGP con Pecco Bagnaia sulla Desmosedici GP23, in Superbike domina la Ducati. Alvaro Bautista ha vinto tutte le gare sin qui, ad eccezione della Superpole Race di Mandalika. L’evoluzione dei moderni bolidi ha portato ad un utilizzo eccessivo dell’elettronica. Diversi centauri si sono, infatti, contrariati per la direzione intrapresa che sta limitando lo spettacolo in pista. Il mezzo è diventato più importante del pilota, proprio come è accaduto già da tempo in Formula 1.
Le moto della SBK sono diretta conseguenza dei progetti immessi sul mercato ufficiale. Ducati, Honda, Yamaha, Kawasaki, BMW hanno tutto l’interesse di gareggiare nel Motorsport per avere delle ricadute positive a livello di fatturati. A dominare, negli ultimi tempi, è sempre e solo la Ducati. In questa annata la V4 Panigale si sta confermando la moto da battere, anche grazie alle innovazioni presentate dall’’ing. Luigi Dall’Igna.
Le moto della Superbike, secondo molti centauri che sono giunti dall’esperienza MotoGP, presentano numerosi elementi aderenti ancora all’effettiva realtà produttiva. Ad esempio alcuni componenti sono ancora in acciaio, a differenza della fibra di carbonio presente sui prototipi della top class. Le SBK conservano ancora quel pizzico di old style che nel Motomondiale si è perso.
La moto campione del mondo presenta un motore 4 tempi, 4 cilindri a V di 90°, 1000 di cilindrata. Le caratteristiche sono da brividi, nonostante le performance non siano paragonabili a quelle di una MotoGP. Il telaio è Front frame in alluminio. La Distribuzione è Desmodromica, 4 valvole per cilindro con raffreddamento a liquido. La centralina accensione-iniezione porta la firma della Magneti Marelli MLE.
L’alimentazione presenta la modernissima iniezione elettronica, corpi farfallati motorizzati indipendenti a sezione ellittica (iniettori Continental con farfalla aerodinamica con due iniettori per cilindro). Completano il gioiello lo scarico Akrapovič 4 per una potenza complessiva di 235 CV a 16000 giri/min all’albero per una velocità massima di 315 km/h. La Ducati rappresenta il non plus ultra nella categoria.
Le case giapponesi stanno facendo molta più fatica rispetto al passato, non riuscendo a trovare una quadra, nonostante dei talenti straordinari come Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu, rispettivamente, in Kawasaki e Yamaha. La ZX-10RR 2023 presenta un limite massimo di 14.600 giri/min e non riesce a tenere il passo della V4 Panigale. Idem la R1 e la CBR 1000 RR-R.
Ancor più attardata la BMW. Per prendere parte alla stagione di SBK un bolide deve essere prodotto sul mercato con almeno 500 unità per un valore non superiore ai 40mila euro. La Ducati Panigale V4 2023 costa 44mila euro, andando oltre i termini previsti dal regolamento.