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Volkswagen “ruba” Ducati all’Italia: annuncio ufficiale, la notizia non farà piacere a nessuno

Arriva l’annuncio da parte di Volkswagen e Ducati. Una partnership che da entrambe le parti è ritenuta di grande importanza. Ecco perché.

E’ una crescita che non ha limiti quella della Ducati. I trionfi nel motorsport, in particolare in Superbike e MotoGP, sono solo lo specchio di una situazione a dir poco florida dell’azienda italiana, nata nel 1926 per volontà dell’ingegnere Antonio Cavalieri Ducati e specializzata inizialmente nella ricerca e produzione di tecnologie per le comunicazioni radio. Una storia fatta di alti e bassi, ma che da diversi anni ormai rappresenta una certezza nel campo delle moto e soprattutto un orgoglio italiano.

Ducati non sarà più venduta dall’Italia (Nextmoto)

La storia del reparto moto è nata nel 1946 su richiesta dell’IRI, allo scopo di produrre su licenza il Cucciolo, un motore monocilindrico di 48 cc con cambio a due velocità da applicare come propulsore ausiliario ad una normale bicicletta. Da quel momento in poi è nata la storia della Rossa, che passò di mano finendo allo Stato, che la portò quasi sull’orlo del precipizio, prima della fortunata partnership con Cagiva.

Nel 1996 la prima vera svolta con il Texas Pacific Group che acquistò il 51% delle azioni e diede vita a decenni di forti investimenti, soprattutto nelle competizioni, coi successi nella Superbike a trainare le vendite dell’azienda. Poi sono cominciati i cambi di mano più importanti: prima nel 2006 alla Investindustrial Holdings, la finanziaria di Andrea Bonomi, poi nel 2012 a Lamborghini, grazie alla quale è entrata a far parte del gruppo automobilistico tedesco Audi.

Ducati, arriva l’annuncio di Volkswagen

Sotto la nuova gestione, la Ducati ha davvero cambiato marcia divenendo in breve tempo uno dei marchi più importanti e redditizi nel mondo delle due ruote. I suoi modelli sono i più ambiti e all’avanguardia, e i numeri non mentono. Nel 2022 per la prima volta nella sua storia la casa di Borgo Panigale ha superato il traguardo di 60.000 moto vendute (61.562), il tutto nonostante la crisi logistica e di approvvigionamento globale.

Il mercato principale resta quello italiano, dove sono state consegnate 9578 moto, il 10% in più dell’anno precedente, poi ci sono gli Stati Uniti e la Germania. Il modello più apprezzato è da anni la Multistrada V4, seguita da un grande classico che non vuole tramontare come la Monster, seguita da un altro modello iconico come la Scrambler.

Una Ducati in pista per un test (ANSA) – nextmoto.it

Intanto continua l’espansione della È cresciuta anche la rete di vendita, che a fine 2022, con lo sbarco in Brunei, Ecuador, El Salvador e Mongolia, per un totale di 821 concessionarie, con rappresentanze in 96 mercati. Ma non finisce qui. Infatti la notizia del momento è che la filiale spagnola del gruppo Volkswagen diventerà l’importatore ufficiale del marchio italiano in Spagna e Portogallo, a partire dal 1° gennaio 2024.

Una notizia che i più “nazionalisti” hanno preso non bene, ma che come ha confermato l’amministratore delegato Claudio Domenicali è una vera opportunità per Ducati per espandersi in un mercato molto importante per le due ruote. L’obiettivo è stato subito presentato da Francisco Perez Botello, presidente di Volkswagen Group Spagna, ed è ambizioso: portare la Rossa in una nuova era nel mercato iberi, che deve diventare il secondo dietro l’Italia. Difficile? Sì, ma la Ducati può tutto. Anche convincere la patria di Marc Marquez a “convertirsi”.