Victory, casa statunitense specializzata nelle moto custom e storica rivale di Harley Davidson, sta preparando i suoi piani per sbarcare in India entro il secondo quadrimestre del 2012 al fine di consolidare il trend positivo delle sue vendite grazie alle enormi potenzialità del mercato indiano.
Inizialmente la casa americana importerà nel grande paese asiatico le motociclette complete prodotte all’estero, ma il costruttore sembra avere tutta l’intenzione di costruire in loco un impianto per l’assemblaggio delle proprie due ruote, in analogia con la strategia che stanno attuando anche i rivali di Milwaukee, per aggirare le forti tariffe doganali imposte dal governo indiano sull’importazione di prodotti pronti per la vendita.
In pratica Victory non solo vede in India il futuro delle proprie vendite, ma si prepara anche a sfruttare i notevoli benefici sui costi di produzione che si potranno ottenere spostando in India la parte finale della produzione stessa delle proprie moto, in maniera simile insomma a quanto stanno facendo Ducati, che ha annunciato l’apertura di uno stabilimento in Thailandia per servire i mercati dell’Asia sud orientale, Honda, KTM, Kawasaki, Suzuki e altri importanti brand del motociclismo, tra i quali manca per ora BMW Motorrad, il quale ha già comunque annunciato l’intenzione di aprire il prima possibile una propria filiale in India per non trovarsi troppo svantaggiato rispetto alla concorrenza su un mercato in netta e rapida crescita.
Insomma sembra proprio che la sfida nel mercato delle moto custom si sposterà al di fuori dei confini degli Stati Uniti: la lotta pare inoltre essere diventata non solo una questione di supremazia ma anche e soprattutto di sopravvivenza per due case di certo non uscite indenni dalla pesante recessione del mercato nordamericano.