Uno dei modelli più amati al mondo da diverse generazioni non smette di stupire: Vespa Piaggio arriva sul mercato con un detttaglio inedito
All’anagrafe ha 77 anni, ma non li dimostra. Perché come tutte le belle donne, anche Vespa Piaggio nel tempo ha saputo rinnovarsi e innovare. Quando tocca alle signore parliamo di ritocchini. Quando invece parliamo di moto o di scooter, va di moda la parola facelifting ed è quello che un’icona intramontabile puntualmente presenta.
Il primo modello era stato presentato ufficialmente al pubblico il 29 marzo 1946, quando l’Italia faticava ancora a riprendersi dai disastri bellici. Allora nessuno lo poteva immaginare, eppure lo scooter della Casa pisana avrebbe scritto più epoche della storia senza mai conoscere crisi.
Oggi siamo arrivati ad oltre 19 milioni di pezzi prodotti e distribuiti in tutto il mondo, con una visibilità che nessun modello ha mai avuto così ampia. Tutto questo ha portato anche ad aumentare la produzione, passata dalla cifra record di 100mila unità nel 1006 alle oltre 200mila del 2028 e il trend resta sempre questo.
Vespa Piaggio, cosi non si era mai vista: la novità della primavera è pazzesca
Ma Vespa non si ferma mai e ogni anno propone novità interessanti. La prima vera (scritto staccato) del 2023 è appena arrivata. Stiamo parlando della Vespa Primavera Color Vibe, questa volta scritto tutto attaccato.
Un modello che fino ad ora non avevamo mai visto perché ha un dettaglio davvero speciale e unico per i suoi possessori. Infatti è caratterizzato da una speciale livrea bicolore nella scozza, che è disponibile presso i concessionari con due tinte originali: sono Arancio Color Vibe e Bianco Color Vibe.
Entrambe inoltre sono abbinate a una pedana poggiapiedi color Ottanio, un turchese molto acceso che si sposa benissimo. In Ottanio sono anche i fregi del “cravattino” sullo scudo oltre agli esclusivi cerchi ruota, prodotti esclusivamente per questi modello, con una originalefinitura lucida metallizzata. La nuova Vespa Primavera Color Vibe arriva sul mercato nelle versioni 50, 125 e 150 cc, con prezzi a partire da 4.099 euro.
Tornano i Vespa Days e torna la convenienza: proposte buone per tutti, anche sul modello elettrico
Ma non è solo questa la novità del momento presso i concessionari Piaggio in Italia. Come da tradizione infatti ad aprile cominciano anche i “Vespa Days”, settimane caratterizzate da vantaggi esclusivi dedicati a tutti i modelli della gamma Vespa.
Sono pensati soprattutto per chi fino ad oggi ha sognato di salire su questo capolavopro di tecnica e stile ma non ha mai realizzato il suo progetto. Ecco perché i modelli della gamma Vespa Primavera e Vespa Sprint, oltre sulla nuova Vespa GTS 300 che è la più grande della produzione scattano promozioni autentiche.
La prima è l’immatricolazione, inclusa nel prezzo. Inoltre torna la formula DreamRide, un servizio finanziario studiato ad hoc per agevolare l’acquisto di un qualsiasi modello Vespa. Propone una vasta gamma di piani di finanziamento personalizzabili e flessibili.
Tutto questo senza dimenticare le promozioni già in atto come quella sulla Vespa Elettrica. Uno scooter che in modalità ECO, con velocità limitata a 45 km/h assicura autonomia massima fino a 100 km, mentre in modalità Power è possibile viaggiare fino a 70 km.
Il suo segreto è un motore in grado di garantire una potenza continua di 3,6 kW e una potenza di picco di 4 kW. Insieme alla coppia motrice pari a 200 Nm, assicurano prestazioni superiori a quelle di un tradizionale scooter da 50 cc. La atteria agli ioni di litio è abbinata ad un efficiente sistema KERS per il recupero dell’energia cinetica che la ricarica nelle fasi di decelerazione.
Sfruttando gli Ecobonus statali può essere fermata con un contributo statale pari al 40% del prezzo di listino del veicolo (Iva esclusa). Basta la rottamazione di un veicolo di tua proprietà o di un tuo familiare convivente da almeno 12 mesi, immatricolato in Italia di classe Euro 0, 1, 2, 3. In questo caso il prezzo è di poco superiore ai 4800 euro. Senza rottamazione, Vespa Elettrica può essere presa un contributo statale pari al 30% del prezzo, poco più di 5.400 euro.