Un altro colosso italiano è passato di mano: si chiude l’era di una delle famiglie di imprenditori più grandi del nostro paese.
Nel mercato di oggi la concorrenza è enorme in ogni settore. Anche le più grandi aziende del nostro paese devono fare i conti con i colossi internazionali, e con una strategia sempre più internazionale che spesso costringe a drastiche decisioni. Capita infatti che le aziende non riescano più a tenere il passo con le dinamiche attuali. Nel peggiore dei casi, si entra in una situazione di crisi e addirittura in alcuni casi si arriva al fallimento. Altre volte, invece, le aziende passano di mano, nella maggior parte dei casi cedute a grandi colossi internazionali.
La delocalizzazione e la cessione ad aziende estere delle aziende del nostro paese è una questione ormai da tempo dibattuta. Pensare, però, che l’imprenditoria possa rimanere la stessa in un mondo così profondamente diverso è improbabile. Gruppi, coalizioni e capitali esteri sono, purtroppo e per fortuna, visto che ne consentono la sopravvivenza, il futuro per la maggior parte delle realtà. Di recente, anche un altro colosso del nostro paese è passato di mano: era sempre appartenuto ad una delle famiglie più note del nostro paese.
Saras, la famiglia Moratti ha ceduto
La famiglia Moratti ha ceduto le azioni della Saras, gruppo petrolifero fondato da Angelo Moratti e rimasto sino a qualche mese fa nelle mani della famiglia. L’olandese Vitol ha acquistato le azioni, e sarà il futuro della società.
L’ufficialità arriva anche dai dati riportati da Calcio e Finanza sul profitto della Massimo Moratti Sapa, cassaforte del figlio ed erede di Angelo Moratti, Massimo. Moratti già da tempo si è allontanato dall’altra grande passione di famiglia, l’Inter, adesso, non senza dispiacere, anche Saras passa di mano.
Moratti ha chiuso il bilancio al 30 Giugno con un utile di 282.2 milioni, frutto proprio della vendita delle azioni Saras (l’anno prima aveva chiuso con 35 milioni). L’ex numero uno nerazzurro possedeva il 20,01% delle azioni della Saras, vendute con una corposa plusvalenza. Un’ottima notizia dal punto di vista economico certamente, ma agrodolce per l’imprenditoria italiana, che vede chiudersi un’altra grande pagina di storia che ha legato una delle famiglie più importanti del nostro paese per oltre 50 anni alla Saras. Anche i dipendenti hanno tenuto a mostrare il loro dispiacere per l’addio alla famiglia Moratti e a ringraziarli pubblicamente per il lungo viaggio fatto insieme.
