Valentino Rossi è stato speciale in tutto quello che ha fatto: alcuni particolari, che sono venuti a galla proprio ora, hanno lasciato senza parole gli appassionati
Dei tanti campioni che l’Italia ha avuto all’interno del Motomondiale, se bisogna indicarne uno per popolarità non si può non citare proprio Il Dottore. Rispetto a Giacomo Agostini ha vinto meno, ma il livello espressivo e di comunicatività non ha mai avuto paragoni.
I campioni dello sport hanno sempre avuto anche delle stranezze, scovate dal pubblico, che li hanno resi ancora più famosi a livello globale. I piloti in particolar modo, ma come non pensare ad esempio a Rafa Nadal nel tennis, sono molto scaramantici ed ossessionati dai rituali prima di entrare in pista. Una sorta di attivazione cerebrale delle procedure che portano ad alzare l’attenzione, prima di rischiare la vita a 300 km/h tra cordoli e muretti. Ecco quindi che quelli che potrebbero sembrare tic, assumono in realtà un potere di schemi cognitivi degni dello studio psicologico.
Quando pensiamo a tutto questo, almeno nel contesto della MotoGP (e anche delle altre categorie), non si può non pensare a Valentino Rossi. Il fenomeno di Tavullia ha dettato legge anche per quanto concerne le scaramanzie, per non parlare delle esultanze, con le favolose scenette a bordo pista con i ragazzi del suo fan club.
Valentino Rossi batteva tutti anche come rituali: tutte le mosse prima di entrare in pista
Tornando al discorso della ritualità e dei gesti (e immagini) che hanno contraddistinto un grande campione come Valentino Rossi, come non iniziare dalla famosa “accucciata” vicino alla pedana della sua moto, prima dell’ingresso in pista. Ogni santa volta che Il Dottore doveva salire in sella, per un turno di prove o per una gara, si inginocchiava, toccava la moto e poi via a tutta velocità.
Altro celeberrimo gesto era quello di alzarsi in piedi, mentre percorreva la corsia di box o appena entrato in pista e sistemarsi le parti basse della tuta, con un fare piuttosto eloquente (proprio come Nadal con le mutande al servizio).
A queste cose, visibili a tutti, si aggiungevano però anche ritualità più “nascoste” e private, come il sistemare gli oggetti in modo preciso, quasi maniacale, nel box così come a casa sua. Lui stesso ha poi spiegato che era semplicemente un modo per fare ordine anche nella sua testa e trovare concentrazione. Inoltre non si può tralasciare la sua passione per la tartaruga, simbolo di fortuna nel mondo delle corse, che Valentino ha deciso di tatuare sia sul corpo che sul suo casco.
