Anche se non corre più, riesce ancora ad emozionare i fan e gli appassionati di MotoGP: la confessione su Valentino è da lacrime.
Corre con una Desmosedici, ma non è rossa. L’italianissimo, Marco Bezzecchi, ormai ex promessa della MotoGP, è diventato grande. In tutti i sensi, visto che il ventiquattrenne ha vinto per la prima volta un GP di classe regina, in Argentina. Lo ha fatto domenica scorsa ed a proposito dei colori della sua moto, la sua Ducati porta quelli della Mooney VR46 Racing, la squadra di Valentino Rossi.
Abituati a tifare per il Dottore, probabilmente moltissimi tifosi, dopo l’addio alle corse proprio di Valentino, hanno scelto la sua scuderia come simbolo per continuare a guardare le competizioni, mettendoci un po’ di adrenalina. E così, ora che è arrivata la primissima vittoria di un team di proprietà del marchigiano, le emozioni sono davvero tante.
Lacrime per Valentino Rossi, confessione davvero toccante
Un altro traguardo per Vale, che arriva insieme al ragazzo di Rimini, che è approdato in classe regina, solo un anno fa. Binder si è portato il massimo dei punti per la Gara Veloce a casa, mentre Bez era arrivato secondo. La domenica però, ha sorriso all’italiano che ha confessato nel post-gara, di non saper descrivere le sue emozioni e che per prima cosa, per tutti i sacrifici fatti fino ad oggi, c’è da ringraziare la famiglia.
Un siparietto divertente, visto che si correva al Termas de Rio Hondo, a premiare i piloti c’era Leo Messi. Bezzecchi, non ha perso occasione per chiedergli un autografo ammettendo tutta la stima per il calciatore. Facile il paragone che poi fa il ragazzo della Mooney VR46 Racing, davanti alle telecamere: “Lui è il Valentino del calcio”.
Emozioni fortissime, anche perché ora è lui, il classe ’98, a guidare la classifica del campionato. Lui ammette che non se ne era neanche accorto, ma pare già concentrato su Austin, dove, dice Bezzecchi: “Marquez è imbattibile”, aggiungendo con molta sincerità: “È troppo presto per pensare al campionato, voglio godermi il momento”.
Ma qualcosina sul suo mentore e proprietario del team che ha creduto in lui, il ragazzo romagnolo doveva dirla. E le sue parole, varranno certo ancor più della vittoria stessa per il 9 volte campione del mondo, che dal suo allievo, si sente dire: “Senza Valentino, probabilmente questo sarebbe stato impossibile. Mi ha dato la possibilità di crescere sia come pilota che come persona e quindi di arrivare fino alla MotoGP“.
