Valentino Rossi avrebbe voluto coronare il sogno di vincere il suo decimo titolo nel 2015, il più importante della sua carriera
In quell’annata del Motomondiale, Valentino Rossi era stato in grado di battagliare ad armi pari con i più giovani Marquez e Lorenzo e proprio con il compagno di box si è giocato sino all’ultimo il campionato.
Valencia, Circuito Ricardo Tormo, MotoGP. Per Valentino Rossi questi tre riferimenti rimangono sempre e comunque dolorosi in una carriera lunghissima, fatta di 25 anni di gioie e qualche sconfitta. Successi a bizzeffe e cadute che avrebbe voluto evitare come quella che nel 2006, proprio all’ultimo atto in terra spagnola, gli costò il titolo mondiale in favore del compianto Hayden.
La Curva Doohan gli fu fatale, con una caduta decisiva per il Mondiale poi andato al pilota americano al termine di un lungo testa a testa con la sua Yamaha. Erano gli anni d’oro di Valentino, quelli in cui nessuno poteva battere, se non appunto qualche singolo episodio (vedi Stoner con la Ducati e le gomme Bridgestone nel 2008).
Al di là di tutto però, il dolore più grande legato a Valencia, non è tanto quello del 2021, la gara d’addio dal Motomondiale, ma il 2015, nel giorno che avrebbe dovuto consacrarlo ulteriormente nella storia del motorsport.
Valentino Rossi, nel 2015 era tutto pronto
Valentino Rossi ha conquistato in carriera ben 9 titoli mondiali, di cui ben 7 nella classe regina. Per arrivare in doppia cifra (l’unico è stato Giacomo Agostini) sarebbe bastato portare a termine nel migliore dei modi quel 2015. Tutto il campionato dominato dalla prima gara (vittoria in Qatar) alla penultima (Sepang). Rossi rimase in testa alla classifica ogni domenica di quell’anno, venendo appaiato a pari punti da Lorenzo solo dopo il GP di Brno, a metà agosto.
In Malesia si è consumato quello che tutti conoscono, ovvero il delitto perfetto firmato Marc Marquez. La battaglia con il#93 è costata al “Dottore” la partenza dal fondo della griglia a Valencia. Nella gara finale, Valentino è riuscito a rimontare sino alla quarta posizione purtroppo non sufficiente per agguantare “il decimo”.
E Pensare che la MotoGP aveva già preparato la festa per il #46, con la copertina #Vale10 mai utilizzata sul portale motogp.com (la potete vedere qui), ma ancora visibile. Una beffa incredibile che a distanza di quasi un decennio continua a far discutere tifosi e addetti ai lavori.
Come ricordato in diverse interviste dallo stesso Rossi, rimane di sicuro la più grande delusione mai provata in carriera. Purtroppo nelle stagioni seguenti l’opportunità di riavvicinarsi a tale traguardo non c’è mai più stata, anche per i problemi di competitività della sua Yamaha.
