Anche i più grandi campioni alle volte commettono qualche errore di valutazione ma in questo caso Valentino Rossi non può certo dirsi dispiaciuto
Tutti sbagliano. Anche chi, come Valentino Rossi, è un assoluto totem della Moto GP. L’aneddoto sul Dottore non lascia spazio a dubbi: anche lui si è dovuto ricredere.
Un campione assoluto della disciplina nonché uno dei massimi esperti in materia di motomondiale ha commesso un grave errore di valutazione. Questo è il retroscena clamoroso emerso dalle parole di Luca Marini, il fratellastro di Valentino Rossi.
L’Academy oltre ogni aspettativa
A quanto pare infatti Vale non si sarebbe mai aspettato che i piloti della sua Academy VR46 potessero raggiungere certi livelli.
Eppure Valentino si è sempre messo in prima linea al fianco dei suoi “protetti”, quella schiera di piloti che nel tempo ha contribuito ad allevare insieme a tutto lo staff della sua Academy.
Oggi che la VR46 ha un proprio team in top class il progetto può dirsi assolutamente riuscito con più di un pilota che oggi è ai vertici del motomondiale proveniente dalla sua fucina di talenti. Valentino li ha allevati, coccolati, allenati e istruiti al meglio è vero, ma mai si sarebbe aspettato che questi ragazzi potessero raggiungere certi livelli.
Bagnaia è il campione in carica della MotoGP, Morbidelli per anni è stato in lizza per il titolo in top class ed è il pilota ufficiale di uno dei marchi più importanti del mondiale come Yamaha. Bezzecchi è la sorpresa della stagione 2023 con la possibilità addirittura di giocarsi il titolo fino a fine anno, mentre Marini da sempre paragonato al fratello è ormai unanimemente riconosciuto come uno dei piloti più solidi della top class.
Luca Marini: “Vale non si aspettava così tanto da noi”
A svelare questo curioso retroscena è stato proprio Luca Marini nel corso di un’intervista rilasciata per Relevo. Quest’anno più che mai la potenza dell’Academy VR46 si sta facendo sentire con i due piloti in vetta alla classifica piloti provenienti proprio dal vivaio di Valentino Rossi.
“Sono abbastanza sicuro di poter dire che Valentino non si sarebbe mai aspettato che tutti noi ce l’avremmo fatta in MotoGP” ha detto Marini. “Per noi quando correva era un punto di riferimento, ma la nostra fortuna forse è stata che nel tempo questo nostro riferimento è cambiato. Prima lo è diventato Franco Morbidelli quando nel 2020 vinceva gare su gare dando battaglia per il titolo, ora posso dire che Pecco Bagnaia abbia assunto questo ruolo“.
Per tutti (Morbidelli, Bagnaia, Bezzecchi e Marini) Valentino è stato più di un manager, più di un amico. Li ha aiutati portandoli per mano fino alle vette dove ora si trovano. Vedere i piloti dell’Academy VR46 darsi battaglia in pista proprio come accadeva e accade ancora al mitico ranch, ma in questo caso per il titolo di campione del mondo deve essere una soddisfazione immensa per chi ha lavorato alacremente per questi ragazzi.
Tutti i piloti cresciuti da Rossi sono paragonati e avvicinati al campione di Tavullia, ma sicuramente chi più di tutti ha sofferto il peso ingombrante del 9 volte campione del mondo non può che essere il fratello minore Luca Marini. “I paragoni con Vale non mi stancano, so che è una cosa che fa parte della mia vita. In fondo la MotoGP in cui correva lui e quella di oggi sono molto diverse, ecco perché per me è difficile paragonarci“.