Per Valentino Rossi potrebbe cambiare qualcosa nel suo futuro. Un messaggio inequivocabile arriva dal suo ex team.
Nella stagione MotoGP ’23 Yamaha avrà in griglia di partenza solo due piloti e due moto, le M1 di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Nel 2022 il team RNF di Razlan Razali non ha rinnovato l’accordo con la casa di Iwata, che continuava a proporgli un rinnovo annuale e con un’offerta poco vantaggiosa. Per Aprilia è stato facile inserirsi e strappare la squadra cliente ai rivali giapponesi, così da avere per la prima volta quattro RS-GP in griglia, di fatto lasciando il colosso giapponese alle prese con un bel problema.
Con due Yamaha in pista non ci saranno grossi problemi di sviluppo della M1, ma l’assenza si farà sentire soprattutto nei weekend di gara, quando in tempi rapidi bisognerà trovare la giusta mescola gomme con cui scendere in pista, confrontando i dati a disposizione che, nel caso del marchio di Iwata, saranno limitati solo a due piloti. Per correre ai ripari si cercherà di fare affidamento sul collaudatore Cal Crutchlow e le wild card, ma l’a.d. Lin Jarvis lancia una richiesta di aiuto a Valentino Rossi.
Yamaha lancia un appello a Valentino Rossi
Il manager britannico da tempo corteggia il Mooney VR46 Racing Team, a sua volta legato a Ducati con un contratto in scadenza alla fine della stagione 2024. Yamaha vorrebbe averlo nella sua orbita già dall’inizio del prossimo anno, ma l’impresa non è facile. In un’intervista a Speedweek.com, Jarvis non nasconde le reali intenzioni. Del resto sarebbe anche una “naturale” conseguenza, visto che Ducati ha ben otto moto in griglia.
Vige la regola del libero mercato, non ci sono irregolarità e la casa emiliana ha saputo offrire il miglior pacchetto accettato dai team satellite. Ma Dorna spinge affinché il marchio dei Diapason abbia una squadra cliente quanto prima, per riequilibrare il gioco sul tavolo. Facile aspettarsi che da Iwata arrivi una super offerta per il team di Valentino Rossi a prezzi molto vantaggiosi, quasi irrinunciabili. Anche se dal team di Tavullia e da Ducati fanno sapere che non ci saranno ripensamenti e il contratto verrà rispettato fino alla scadenza.
Non basterà convincere la VR46 con un’offerta economicamente imperdibile, ma anche con una moto competitiva che non faccia rimpiangere l’eventuale abbandono della Desmosedici GP, con cui Luca Marini e Marco Bezzecchi si stano trovando a proprio agio. “Ci sono molte discussioni con VR46“, ha ammesso Lin Jarvis. “Lavoriamo a stretto contatto con loro, gestiscono il nostro team Moto2 Master Camp, Valentino ha guidato una Yamaha ufficiale per 16 anni… Ha molto senso seguire questa strada. Ma hanno un contratto con la Ducati per il 2024…“.