La lunga e turbolenta rivalità tra Valentino Rossi e Marc Marquez ha segnato almeno 10 anni di MotoGP: ora una confessione sconvolgente
In fondo è una storia che si ripete da sempre nella vita di tutti i giorni, lo sport non fa differenza. Chi ha già una lunga carriera alle spalle, anche se non è vecchio, chiede il giusto rispetto agli ultimi arrivati. E questi, se sono campioni, faticano ad accettare, come è successo tra Valentino Rossi e Marc Marquez.
La storia è piena di rivalità come queste e in genere il tempo sistema sempre tutto. Prendete Pelé e Diego Maradona, due fuoriclasse assoluti nel loro mondo in campo come fuori. Uno ha smesso nel 1977, quando l’altro a 17 anni cominciava a farsi conoscere da tutti. Eppure sono stati a lungo in competizione e ci hanno marciato pure sopra perché si detestavano amabilmente e nel provato si rispettavano.
Così è stato per molti altri campioni ma non per tutti. Ayrton Senna e Alain Prost non hanno mai fatto pace, anche se non sappiamo cosa sarebbe accaduto se il campione brasiliano fosse stato ancora tra noi. E così è da almeno sette anni tra Valentino e Marc, due icone del Motomondiale.
Valentino Rossi, Marquez conferma tutto: una rivaità senza lieto fine
Tutto quello che è successo nel 2015, a cominciare dalla caduta dello spagnolo in Argentina, passando per la speronata nel duello finale di Assen vinto da Rossi ha inciso profondamente. Quando poi Marquez nel GP di Malesia a Sepang si è fatto buttare giù apposta, provocando la retrocessione del suo rivale nella gara successiva a Valencia, è stata la fine. Rossi voleva il decimo mondiale, ha festeggiato Jorge Lorenzo e da lì è cambiato tutto.
Negli anni successivi i due si sono parlati raramente, solo in occasione delle conferenze stampa. E quello che è emerso successivamente, perché anche lo stesso Lorenzo ha ammesso di essere stato favorito dal suo connazionale e Marquez ha confessato di non essere pentito delle sue azioni, ha aggiunto pepe.
Il ‘Dottore’ da tempo ha preso una decisione definitiva e non cambierà mai idea, perché per lui il campione della Honda semplicemente non esiste. Ma ora Marquez, intervistato dal Corriere della Sera, apre ad una tregua, anche se servirà del tempo. “La battaglia con Valentino è stata di un’altra intensità. C’è stato un prima e un dopo fra noi. Magari fra venti o trent’anni torneremo a parlarci. Mai dire mai, ma non succederà domani”.
Marc Marquez ha pensato anche al ritiro: ecco cosa gli ha fatto cambiare idea
Il suo domani intanto è in pista perché ha preso una decisione definitiva nonostante tutti i problemi affrontati negli ultimi tre anni. La caduta di Jerez e la frattura all’omero destro hanno aperto una voragine nella sua carriera ma anche nella crescita della Honda. Lui però non ha mollato, contrariamente a quello che ha fatto la Casa giapponese, e vuole tornare ai vertici.
Tutti i test stagionali hanno confermato che sarà un percorso lungo, Marco non molla: “Sono tornato ai livelli di prima, ora manca il passo finale, migliorare il rendimento in gara. Ne sapremo di più però solo dopo le prime quattro-cinque gare. Vincere il titolo? La vedo dura, ma l’obiettivo è sempre quello”.
Eppure anche lui ammette di essere stato tentato dall’idea del ritiro. Ne ha parlato per qualche settimana con suo padre e con il suo assistente José che è diventato un amico. Poi però ha deciso di farsi operare un’ultima volta e adesso ha imparato la lezione: mai avere fretta.