Valentino Rossi rimane uno dei piloti più amati di sempre, con il campionissimo che però ha un grande rimpianto in carriera.
Non ci sono dubbi sul fatto che uno dei più grandi campioni di sempre nella storia dello sport italiano e internazionale sia stato Valentino Rossi. Il fenomeno marchigiano ha dimostrato di poter arrivare allo straordinario risultato complessivo di nove titoli mondiali, il che lo fa essere il più vincente di sempre nell’Era moderna.
A un certo punto aveva anche sognato la possibilità di raggiungere quel mito di Giacomo Agostini, anche se il campionissimo lombardo aveva ottenuto 15 titoli anche grazie al fatto che ogni anno poteva correre in più competizioni del MotoMondiale. Valentino Rossi è però un simbolo straordinario di simpatia e che regala buon umore a tutti i suoi tifosi.
La MotoGP in Italia ha vissuto grazie a lui un periodo davvero roseo, con Vale che per tutti sarà sempre “Il Dottore”. Le sue prestazioni hanno permesso di elevare il valore di moto come Honda e soprattutto Yamaha, con questa che ha ripreso linfa vitale grazie al suo arrivo. Non tutto è andato bene però per il marchigiano, soprattutto nel 2006, quando il titolo svanì per un soffio.
Il 2015 è l’anno che ha lasciato maggiormente l’amaro in bocca ai tifosi del Dottore, visto come avrebbe potuto essere l’anno del decimo titolo iridato. Ha fatto discutere e non poco il fatto che Marc Marquez, pur non essendo in lotta per il titolo mondiale, abbia in qualche modo favorito il connazionale della Yamaha Jorge Lorenzo per la vittoria del titolo ai danni proprio di Rossi.
Non però quello l’anno dei maggiori rimpianti, perché quando si dà tutto si può anche perdere, ma nel 2006 è lo stesso Valentino ad ammettere le proprie colpe. “Nel 2006 ho molti rimpianti e posso dire che, dopo aver vinto un sacco di gare e diversi Mondiali, in quell’anno avevo un po’ mollato. Non è che non mi impegnassi, ma forse poteva dare di più”.
Queste sono le parole che il nove volte campione del mondo ha rilasciato in occasione di un’intervista a “Mig Babol”, il podcast gestito da Andrea Migno. Rossi dunque evidenzia come, dopo aver vinto cinque titoli consecutivi, non ci fosse più quella cattiveria giusta per confermarsi come il numero uno al mondo. Con tanti grandi campioni come rivali non ci si può distrarre nemmeno un minuto, con quel titolo che andò al compianto Nicky Hayden.