Valentino Rossi fa un po’ di chiarezza sul futuro del suo team VR46 impegnato in classe regina. Nessun dubbio per la prossima stagione.
Il team di Valentino Rossi è salito sul podio in tutte e tre le gare del campionato 2023. Marco Bezzecchi ha conquistato un 3° posto a Portimao, podio e vittoria a Termas de Rio Hondo, mentre Luca Marini ha centrato un podio in Argentina e un secondo posto nell’ultimo Gran Premo di Austin. Un’ascesa pazzesca quella della squadra di Tavullia che si assurge a grande protagonista di questa stagione MotoGP.
Un binomio vincente quello tra la VR46 e la Ducati che dopo il primo podio di Assen nel 2022 sta portando i migliori frutti in questa primavera da sogno. Valentino Rossi ha saputo realizzare un solido gruppo gettando le fondamenta un decennio fa, con la costituzione della Academy e poi l’ingresso nel Motomondiale prima con un team Moto3, poi nella middle class e infine in MotoGP. L’adozione di un pacchetto vincente come quello della Desmosedici si è rivelato fondamentale per raggiungere i risultati di oggi.
Valentino Rossi e il futuro del suo team VR46
Nel futuro dovrà decidersi se proseguire questo sodalizio o se farsi tentare dalle sirene della Yamaha. Il costruttore giapponese è rimasto senza team satellite dal 2023, dopo che la squadra di Razlan Razali ha deciso di passare con Aprilia. Uno smacco che Lin Jarvis e gli altri vertici di Iwata vogliono presto porre rimedio e da tempo non nascondono di essere interessati al team VR46 di Valentino Rossi.
Del resto tra Yamaha e il campione di Tavullia i rapporti non si sono mai chiusi e la collaborazione prosegue in Moto2 e nella fornitura di moto per il Ranch. Probabilmente la situazione non subirà modifiche anche nel 2024, in quanto il Mooney VR46 Racing Team e Ducati hanno un contratto triennale in essere. E non è detto che non possa proseguire. Il nove volte iridato, in una recente intervista a ‘SportWeek’, ha sottolineato ancora una volta che la priorità è avere una moto vincente.
Quindi tutto dipenderà dalla moto che saprà allestire la Yamaha da qui all’inizio del prossimo Mondiale. “Per il 2024 non cambierà nulla, vedremo per il futuro. Con la Yamaha sarebbe bello, però bisogna capire la competitività delle moto. Noi vogliamo andare alle gare sperando di finire davanti… I nostri risultati sono anche merito delle Ducati, che fanno paura. Sono le moto migliori e noi siamo stati bravi a sceglierle. Quello fa la differenza“.