Pedro Acosta ha rilasciato una lunga intervista dove ha parlato di diversi temi e tra questi vi era anche un’analisi su Valentino Rossi.
I grandi piloti sono il sale del mondo delle corse e quando abbonando i campioni anche la gente si appassiona maggiormente a questi eventi. La MotoGP ha vissuto un periodo d’oro all’inizio del nuovo Millennio, con una serie di fenomeni che sono nati tutti nello stesso momento.
Valentino Rossi è stato senza ombra di dubbio il grande punto di riferimento della propria generazione, dimostrandosi uno dei più migliori piloti della storia. La sua classe in pista è stata più volte messa in risalto e con la Honda prima e la Yamaha poi ha ottenuto tantissimi successi.
Rossi ha così ispirato una serie di piloti che oggi vogliono in qualche modo raccogliere l’eredità del fenomeno marchigiano. Uno di questi è lo spagnolo Pedro Acosta, un giovane ragazzo dal talento davvero cristallino.
Il suo modo di correre in moto piace davvero a tutti e per la maggior parte degli addetti ai lavori sarà lui il punto di riferimento in futuro della categoria. In Moto2 al momento si trova al secondo posto alle spalle del nostro Tony Arbolino, ma non ci sono dubbi che il vero favorito per il successo finale sia l’iberico.
Di recente hanno intervistato Acosta i colleghi di Speedweek.com e questi ha cercato di spiegare il perché secondo lui in questo momento il mondo della MotoGP stia vivendo un periodo davvero nero, con la gente che sembra essersi ormai allontanata sempre di più.
“Una volta vedevamo i campioni gratis”: Acosta accusa la gestione dei diritti tv
Acosta sembra aver capito come mai secondo lui la gente non riesce più a nutrire quella passione che in passato aveva generato grande interesse attorno alla MotoGP. Dal suo punto di vista le principali difficoltà sono legate al fatto che per poter assistere agli eventi anche da casa si debba pagare.
“Quandi ero piccolo ricordo perfettamente che nei ristoranti e nei luoghi pubblici si potesse seguire la gara senza problemi. In quel modo anche se non eri interessato alla gara in qualche modo la seguivi e potevi conoscere Pedrosa, Rossi o Crutchlow. Come può la gente a conoscere i piloti se non si dà modo a tutti di poter guardare le gare?” Per Acosta dunque la questione economico è un punto chiave.
Acosta spiega come in Spagna al momento la situazione economica non sia di certo delle più rosee. Per questo motivo non appena ci saranno delle gravi ristrettezze, a quel punto le televisioni a pagamento saranno le prime a saltare e a far spazio ai beni primari.
Pedro infatti mette in chiaro come in Spagna, prima del ritorno in pista di Alonso, anche la F1 non stava vivendo di certo un buon periodo per quanto riguarda gli ascolti. “Il ritorno di Fernando è stato come se in MotoGP tornasse Valentino Rossi in MotoGP: sarebbe un successo per gli ascolti.” Il Dottore però ha intenzione di proseguire la esperienza nel GT World Challenge Europe ed è difficile che torni sui propri passi.