Valentino Rossi dopo aver fatto pace con il fisco vuole chiudere i conti anche con la magistratura pesarese, mettendosi alle spalle una storia che ha fatto molto discutere negli ultimi anni.
Il pilota di Tavullia ha chiesto il patteggiamento a sei mesi di reclusione per omessa e parziale dichiarazione dei redditi per il periodo 2001-2006. A quanto pare il pm Valeria Cigliola ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Lucio Monaco, legale del campione, ma non nella parte in cui si chiede la conversione in pena pecuniaria. Ad ogni modo Valentino Rossi non andrà in carcere. Infatti per lui ci sarà la condizionale e la non menzione sul casellario giudiziario. Il patteggiamento dovrebbe essere ratificato davanti al gip a breve.
Si dovrebbe chiudere in questo modo una vicenda che ha intaccato la serenità di Valentino Rossi e distratto parecchio il campione del mondo Yamaha. Ricordiamo infatti che nell’agosto 2007 l’Ufficio di Pesaro dell’Agenzia delle Entrate contestò a Rossi compensi non dichiarati per quasi 60 milioni di euro. Un evasione fiscale pari a 43,7 milioni di euro. Il pilota si era difeso affermando di aver rispettato la legge e di aver pagato tutte le imposte dovute nel Regno Unito, dove risultava residente. A tal proposito rilascio un comunicato video registrato nella sua residenza londinese che venne trasmesso da tutte le televisioni.
Ma in seguito alle polemiche suscitate e al desiderio di voltare pagina, nel febbraio del 2008 Valentino Rossi raggiunge un accordo con l’Agenzia delle Entrate patteggiando il pagamento di 19 milioni di euro per il periodo 2000-2004 e 16 milioni per il periodo 2005-2006. Una cifra notevole per mettere fine a questa storia e tornare a vincere nel motomondiale.
Foto tratta da: www.motorcyclenews.com
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