Arriva l’inaspettato no da parte di Valentino Rossi: viene spazzato così via ogni dubbio, sebbene la motivazione non a tutti sia piaciuta.
Quando il protagonista di un discorso e/o di un evento è Valentino Rossi, l’attenzione viene monopolizzata dal fascino del pilota campione motociclistico. Nonostante da tempo non gareggi più in MotoGP, continua a spostare l’asse dell’interesse a seconda dei suoi movimenti nell’ambiente. Il concetto trapela perfettamente passando in rassegna le recenti dichiarazioni di Jorge Lorenzo al podcast ‘DuralaVita’, in occasione del quale descrive il titolo del 2015, ricordando: “Quando io e Marquez siamo saliti sul podio dopo la vittoria di Valencia, l’80% del pubblico spagnolo presente sulle tribune ci fischiò perché erano tifosi di Rossi e volevano che fosse lui a vincere”.
Un tifo che si è sempre schierato dalla parte del Dottore, perciò in costante attesa di una sorpresa da parte sua: che torni a gareggiare con continuità. Sull’argomento è intervenuto Danilo Petrucci, il quale ad oggi di disimpegna nel campionato WorldSBK con il Barni Spark Racing Team, dove ha ritrovato diversi colleghi fra cui Andrea Iannone.
Al termine della gara che ha avuto luogo ad Aragon, in occasione della quale Petrux non è riuscito a raggiungere il podio nonostante l’ottima performance, che lo conferma nei piani alti della classe, il pilota è intervenuto pubblicamente, toccando vari temi, tra cui la possibilità di guidare una quattro ruote per la Dakar. Ecco spuntare allora una suggestione su Valentino Rossi.
Danilo Petrucci ha confermato che Valentino Rossi “si interessò a correre la Dakar”. Tuttavia “quando gli dissi che alle 5 già eravamo in moto rinunciò”. Un piccolo sogno infranto, sebbene la maggior parte del pubblico sogni ancora, siccome gennaio è vicino ma nemmeno troppo per non poterci riflettere o predisporre una novità. Lo conferma Petrux: “La Dakar parte a gennaio e sarebbe bello farla assieme magari ad Andrea Iannone”.
I due motociclisti si conoscono bene e potrebbero mixare i loro talenti, come afferma anche Petrucci: “Potremmo funzionare, io e Andrea. Io potrei guidare e lui naviga o alternarci. Anche se c’è il rischio che cappottiamo (ride, ndr). La Dakar è impegnativa e pericolosa. Ne parlai con Valentino…”. Non è la prima volta che Petrucci prova a convincere il Dottore. È già accaduto anni fa ed è stato anche vicino a realizzare il sogno. Chissà che all’ennesimo tentativo non ci rieisca per davvero.