Svolta epocale per chi guida scooter e moto: è diventata legge, ora cambia tutto
Sono sempre più le moto e gli scooter presenti sulle nostre strade in Italia. D’altronde avere un due ruote è diventata quasi una necessità, una sorta di priorità per chi abita soprattutto nelle grandi città. Il traffico in primis è un vero e proprio alleato per gli scooter: questi, infatti, lo aggirano alla grandissima e soprattutto consentono di non perdere tempo eccessivo soprattutto quando bisogna andare al lavoro.
Fondamentale anche per quanto riguarda il parcheggio: sappiamo benissimo come sia sempre più difficile parcheggiare l’auto nelle zone del centro ed il motorino, invece, risolve a monte tutte queste situazioni. Ora arriva anche una novità clamorosa per quanto riguarda i conducenti di scooter e moto: sono infatti considerati “utenti vulnerabili”.
Un passo in avanti davvero clamoroso considerato come spesso soprattutto in caso di incidenti o quant’altro, sono loro che subiscono i danni maggiori, sotto ogni punto di vista, anche per quanto riguarda gli infortuni. Già, ma che vuol dire?
Il nuovo codice della strada, con le novità introdotte con la riforma voluta dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, riguarda diverse normative riguardanti proprio le due ruote. La più importante è sicuramente quella riguardante il via libera per i 125 cc in autostrada o tangenziale, una vera e propria rivoluzione per chi possiede questo tipo di mezzi che può ora utilizzarli non solo in città senza dover acquistare un mezzo più potente.
Un’altra norma importante, dicevamo, è quella relativa agli utenti vulnerabili, paragonati quindi ai pedoni ed ai ciclisti. In questo modo sarà più facile accedere a fondi e bandi statali speciali per la realizzazione di infrastrutture sicure come i guard rail specifici.
“Da anni denunciamo la nostra vulnerabilità noi motociclisti” ha sostenuto Giovanni Copioli, presidente FMI, “lo confermano i dati sull’incidentalità. Ecco perché siamo soddisfatti che Governo e Parlamento abbiano trovato una linea comune per questo riconoscimento” ha poi concluso. Anche Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha mostrato il suo apprezzamento per questa nuova norma che ridisegna le priorità anche per i motociclisti.