Cosa potrebbe accadere in MotoGP nei prossimi mesi se non dovesse esserci un cambiamento importante. L’addio è ormai vicino.
Le ultime notizie che arrivano dal fronte MotoGp stanno veramente tenendo col fiato sospeso tutti gli appassionati. La disciplina potrebbe non essere più la stessa se le ultime voci fossero confermate. In vista potrebbe esserci un vero terremoto e un ritiro a dir poco eccellente.
L’indiscrezione arriva da un ex centauro, ovvero Jeremy McWilliams e se ci fosse qualcosa di concreto sarebbe una vera e propria bomba. Sicuramente un colpo basso per la MotoGP che già a partire dall’addio di Valentino Rossi a fine 2021 ha subito un calo di seguito in tv e in circuito. Il saluto, in questo caso dovrebbe arrivare da un grosso costruttore.
Nello specifico stiamo parlando della Honda, nel 2022 ultima della classe dopo un decennio di risultati di primo piano. Attualmente per il marchio nipponico le cose stanno andando meglio, complice anche il ritiro al termine della passata annata della Suzuki, tuttavia lo stato di forma non è ancora quello dei bei tempi e nel breve periodo non sembrano proprio esserci le premesse per una ripresa.
Ma perché mai uno dei pochi brand ufficiali presenti in gruppo dovrebbe decidere di andare per altri lidi?
Ebbene, molto dipenderebbe dalla decisione finale di Marc Marquez. Lo spagnolo, legato alla Casa dal 2013, ovvero dal momento del suo passaggio dalla Moto 2 alla classe regina, ha già più volte affermato che se la RC213 V non darà segni di competitività, lui andrà altrove. A 30 anni compiuti a febbraio, il #93 sa di avere ancora diverse stagioni davanti a sé e il timore sarebbe quello di bruciarsi il blasone che si è costruito, continuando a navigare nelle parti basse dello schieramento.
Dunque, secondo il 59enne, privata del suo corridore di riferimento il produttore di Hamamtsu, potrebbe scrivere la parola fine all’impegno nella top class. Per l’ex Yamaha e Aprilia nella 250 cc, il rider di Cervera farebbe bene a interrompere la collaborazione in quanto altri colleghi hanno dato prova di saper fare meglio di lui. Da Brad Binder a Pecco Bagnaia.
L’iberico avrebbe dunque già perso l’allure del campionissimo e con una moto debole starebbe pure correndo il pericolo di cadere nell’anonimato, mangiato dal nuovo che avanza. Con l’idea che per Honda sarà una sorta d’impresa recuperare lo svantaggio su Ducati, per McWilliams in Giappone si sarebbero resi conto di dipendere totalmente dallo spagnolo.
“Quando lui comincerà a perdere fiducia nel marchio se ne andrà“, la drastica previsione. “E loro agiranno di conseguenza non avendo più un portacolori di peso”.
E se HRC sta soffrendo parecchio, meglio non sta andando in Yamaha. Anzi addirittura stanno andando ancora peggio. In particolare a soffrire è il campione 2021 Quartararo, entrato in un loop negativo da cui sta facendo fatica ad uscire. Curiosamente l’ex corridore di Belfast ha poi voluto indossare i panni di un ipotetico manager del francese.
“Se mi occupassi di lui, sarei già andato a bussare a tutte le porte d’Europa per far ottenere a Fabio una sella valida in MotoGP, perché se lo merita“, ha sostenuto. “Crutchlow sta facendo benissimo nel suo compito di collaudatore, ma purtroppo la M1 non è in grado di battersi per le prime posizioni e lottare per il campionato“.