Un terremoto scuote il mondo delle due ruote: MV Agusta torna sul mercato mentre il gigante austriaco KTM vacilla sotto il peso della crisi.
Chi l’avrebbe mai detto. Solo l’anno scorso KTM festeggiava l’acquisizione della maggioranza di MV Agusta, orgoglio del motociclismo italiano. Un matrimonio che sembrava perfetto, destinato a durare. E invece no. Non andrà a finire come tutti avevano sperato.
Come una di quelle storie d’amore che finiscono prima del previsto, anche questa alleanza sta per concludersi. Il tribunale austriaco ha già dato il via libera alla vendita del pacchetto di maggioranza, quel 50,1% che rappresentava il fiore all’occhiello del gruppo Pierer.
I numeri non mentono mai. Nei magazzini austriaci giacciono duemila moto invendute. Un dato che fa tremare i polsi e che racconta meglio di mille parole la profondità della crisi. E mentre i vertici aziendali cercano una via d’uscita, sono i lavoratori a pagare il prezzo più alto.
A Varese, la sede di MV Agusta, gli operai hanno dovuto accettare un taglio del 20% sullo stipendio. Un sacrificio necessario, dicono, per tenere a galla la barca. Ma è in Austria che la situazione appare ancora più drammatica. Altri cinquanta dipendenti KTM potrebbero perdere il lavoro entro l’anno nuovo. Un numero che fa impressione, soprattutto se sommato ai settecentocinquanta che hanno già svuotato gli armadietti.
E come se non bastasse, il Natale quest’anno sarà più amaro del solito. Gli stipendi di dicembre, promessi prima delle feste, non sono arrivati. Un colpo basso che ha fatto infuriare i sindacati. La Camera del Lavoro dell’Alta Austria non usa giri di parole: la fiducia è morta, contano solo i fatti.
Nel frattempo, si rincorrono le voci su possibili acquirenti. La più interessante riguarda Timur Sardarov, l’ex proprietario di MV Agusta. Sarebbe un ritorno al passato, quasi poetico. Ma per ora sono solo sussurri nei corridoi.
Pierer Mobility, la holding che controlla KTM, sta giocando il tutto per tutto. Ha chiamato Citigroup per cercare nuovi investitori, sperando in un’iniezione di capitale fresco. Una mossa disperata per salvare il salvabile.
La verità è che questa crisi arriva nel momento peggiore. Il mercato delle moto stava finalmente riprendendo fiato dopo anni difficili. E invece ecco la doccia fredda. MV Agusta, il marchio che ha fatto sognare generazioni di appassionati, rischia di cambiare ancora una volta padrone.
La prossima primavera sarà decisiva. Nel settore si dice che diversi compratori siano già in fila, attratti dal prestigio di un marchio che, nonostante tutto, continua a far brillare gli occhi degli appassionati. Ma per ora sono solo ipotesi. L’unica certezza è che centinaia di famiglie aspettano di conoscere il proprio destino, mentre un pezzo di storia del motociclismo italiano rischia di prendere una strada imprevedibile.