Colpo di scena nel paddock: una decisione inaspettata scuote il mondo delle due ruote. I fan dovranno attendere più del previsto.
L’attesa era palpabile nel paddock della MotoGP. Piloti, team e appassionati guardavano con trepidazione al 2025, anno che avrebbe dovuto segnare l’inizio di una nuova era per la classe regina del motociclismo. Ma a volte, anche nel mondo delle corse, bisogna saper frenare e rimandare i grandi cambiamenti. È proprio questo il caso della tanto attesa rivoluzione degli pneumatici, che sembrava ormai alle porte ma che, come un miraggio nel deserto, si è improvvisamente allontanata all’orizzonte.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, scuotendo l’intero circus della MotoGP. Michelin, il colosso francese che da anni equipaggia le moto più veloci del pianeta, ha deciso di fare un passo indietro. O meglio, di prendersi più tempo. Il nuovo pneumatico anteriore, che avrebbe dovuto debuttare nel Mondiale 2025, non vedrà la luce del circuito prima del 2026. Una decisione che ha il sapore di una doccia fredda per molti, ma che nasconde ragioni più che valide.
Il perché di un rinvio che fa discutere
Ma cosa ha spinto Michelin a questa mossa inaspettata? La risposta sta nella voce dei piloti e nei dati raccolti durante i test. Piero Taramasso, il Responsabile Racing di Michelin, ha gettato luce sulla questione: “Il nostro obiettivo è quello di portare un pneumatico con cui tutti i piloti della MotoGP siano soddisfatti”. Parole che suonano come una promessa di qualità, ma anche come l’ammissione che il lavoro non è ancora completo. Se campioni del calibro di Bagnaia e Martin hanno dato il loro benestare, altri, come il pluricampione Marc Marquez, hanno storto il naso, lamentando una sensazione di lentezza.
Ma non è solo questione di opinioni. I test, vero banco di prova per ogni innovazione nel mondo delle corse, non sono stati sufficienti. Un solo buon test a Misano non basta per rivoluzionare il mondo delle due ruote. È come voler giudicare un’intera stagione da una singola gara: impossibile e rischioso. Ecco perché Michelin ha deciso di prendersi un anno in più, per affinare la sua creazione e testare la nuova gomma in condizioni diverse e su più circuiti.
La nuova gomma, che promette di essere quasi un chilo più leggera delle attuali, è stata progettata guardando al futuro. Non solo al 2026, ma addirittura al 2027, quando una nuova generazione di MotoGP potrebbe scendere in pista. Michelin sta giocando la sua partita a scacchi, pensando già alle mosse successive.