Attenzione a quello che sta bollendo nella pentola di casa Stellantis. In bilico c’è il futuro di tantissimi operai e delle vendite stesse del marchio Fiat. Cosa sta succedendo? L’annuncio svela tutto, i dettagli
Sono ore caldissime per il futuro degli stabilimenti Fiat. Stellantis si trova con una pesante gatta da pelare, che sta tenendo sotto scacco le ansie e le preoccupazioni del brand piemontese. A rischio c’è l’intero polo Fiat di Mirafiori, che nell’ultimo anno ha attraversato un periodo di tempeste e di grande difficoltà. Un nodo che ora si prepara ad arrivare al pettine, in un modo o nell’altro.
Al centro delle discussioni c’è il ruolo della nuova Fiato 500e. Il modello full electric dell’iconica city car piemontese è stato un flop e a confermarlo sono i numeri riportati dalle vendite annuali. Le critiche della politica e le proteste sindacali non hanno aiutato Stellantis a prendere una decisione lucida e serena. I costi produttivi della Fiat 500e non sono più sostenibili, soprattutto a fronte del ricavato dal mercato.
Per questo tanti operai e addetti ai lavori sono in attesa di aggiornamenti dagli Stati Generali di Stellantis. Gli stessi che si sono espressi a sorpresa dal Salone dell’Auto di Parigi, con il CEO Carlos Tavares che ha voluto fare chiarezza sul momento nebuloso che ha colpito lo stabilimento Fiat di Mirafiori e il futuro della 500e.
Futuro Fiat Mirafiori, l’annuncio di Stellantis: parla Tavares
Per salvare la produzione dello stabilimento di Mirafiori, Tavares e Stellantis annunciano l’insolita transizione del modello da elettrico a ibrido. Una correzione obbligata per garantire numeri elevati e un processo di commercializzazione decisamente più sostenibile. Il CEO del colosso italo-francese ha assicurato: “Il costo della nuova piattaforma (la stessa che realizzerà la Grande Panda, ndr) costerà la metà di quella attualmente utilizzata per la 500e”.
Un assist che dunque arriva dal futuro per Stellantis, che promette: “I nostri ingegneri hanno individuato il modo giusto ed innovativo per abbattere in modo sensibile i costi della produzione. Sarà possibile grazie ad una nuova batteria e ad un nuovo sistema di gestione della stessa. Questo ci aiuterà ad adattare il prezzo per vendere di più e rilanciare lo stabilimento”. Anche perché i numeri garantiti da Tavares per la nuova Fiat 500 ibrida sono decisamente ambiziosi: tra gli 80.000 e i 100.000 modelli prodotti ogni anno. C’è ancora un punto interrogativo sul come e sul quando sarà possibile, ma intanto il dado è tratto.