Un fulmine a ciel sereno scuote il paddock della MotoGP. Voci insistenti parlano di un clamoroso addio che potrebbe ridisegnare gli equilibri del circus.
L’aria frizzante del paddock di Misano porta con sé non solo l’odore di benzina e gomma bruciata, ma anche il profumo inconfondibile del gossip. Mentre i piloti si preparano per gli ultimi round della stagione, dietro le quinte si sta consumando un dramma che potrebbe cambiare il volto della MotoGP come la conosciamo.
Chi l’avrebbe mai detto che, proprio quando pensavamo che il mercato piloti fosse ormai chiuso, sarebbe esplosa una bomba di questa portata? Eppure, cari appassionati, è proprio così. Le voci che arrivano dalla Spagna sono come un terremoto che scuote le fondamenta del paddock, facendo tremare persino i box più solidi.
Francesco Guidotti, il pilastro del team KTM, potrebbe essere sul punto di dire addio alla squadra austriaca. Sì, avete capito bene: l’uomo che solo due anni fa aveva lasciato la Pramac per guidare la KTM verso nuovi orizzonti potrebbe già essere con un piede fuori dalla porta.
È come se un capitano decidesse di abbandonare la nave proprio quando sta per entrare in porto. Guidotti, con la sua esperienza decennale, era stato accolto in KTM come il messia che avrebbe portato la squadra al livello successivo. E ora, proprio quando sembrava che le cose stessero ingranando, ecco che si parla di un suo possibile addio.
Ma non è tutto. Le voci che circolano nel paddock sono ancora più sorprendenti. C’è chi sussurra che il sostituto di Guidotti potrebbe essere nientemeno che Dani Pedrosa. Sì, proprio lui, il collaudatore KTM, potrebbe passare dalla sella alla scrivania in un colpo solo.
Ma attenzione, perché la KTM non è nuova a scossoni interni. Ricordiamo tutti le recenti separazioni dal direttore tecnico Fabiano Sterlacchini e dal capotecnico Cristhian Pupulin. È come se la squadra austriaca fosse un vulcano in continua eruzione, pronto a cambiare la sua forma ad ogni scossa.
E Guidotti? Se davvero dovesse lasciare la KTM, non faticherà certo a trovare una nuova casa. Un manager del suo calibro è come un asso nella manica, ambito da molte squadre che sognano di scalare la classifica. C’è chi sussurra persino di un possibile interesse della Honda.
Per ora, dalla KTM arriva solo un sibillino “no comment”. Ma il silenzio, a volte, può essere più assordante di mille parole. Le prossime settimane si preannunciano ricche di colpi di scena, con riunioni a porte chiuse e annunci che potrebbero arrivare durante il tour asiatico di fine campionato.