Grandi novità in vista per il futuro della MotoGP, con la classe regina che è pronta a subire una rivoluzione epocale.
Negli ultimi anni si sta cercando in tutti i modi di rendere il MotoMondiale quanto più appetibile al grande pubblico, con una serie di cambiamenti che fanno discutere. L’intento ovviamente è quello di rendere spettacolari le gare, con le Ducati che nel 2023 hanno dimostrato di poter monopolizzare il Mondiale.
In questo momento infatti sembra davvero incolmabile il gap che separa la scuderia di Borgo Panigale con tutte le altre realtà. Le giapponesi sono molto indietro, con la Honda che non sembra prossima a rialzarsi e la Yamaha che ha ricevuto gli elogi da Dall’Igna, ma dovrà dimostrare in pista di aver compiuto realmente il salto di qualità tanto atteso.
La KTM e la Aprilia invece puntano a diventare le moto del futuro, pronte a mettersi in evidenza nelle primissime posizioni, ma si tratterà comunque di un’impresa tutt’altro che semplice. Per questo motivo la Federazione sa benissimo che c’è bisogno di fare qualcosa, provando a venire incontro alle esigenze di tutti.
Il regolamento attuale sarà valido fino al 2026, ma da tempo si parlava di novità in vista di un 2027 che dovrà portare con sé, se possibile, anche una serie di nuovi ingressi, con grandi scuderie che possono dire la loro nel Mondiale. Intanto ciò che è sicuro è che avverrà una modifica nella costruzione delle moto che potrebbe così comportare una rivoluzione senza precedenti.
MotoGP, cambia la cilindrata: cosa accade dal 2027
Fino al 2001, la classe regina del MotoMondiale era la Classe 500, ma dl 2002 si è capito che era giunto il momento di dare il via a una vera e propria rivoluzione che avrebbe permesso alle due ruote di diventare molto più potenti. Inizialmente si scelse così una cilindrata da 989 cc, poi si abbassò la potenza a 799 cc e dal 2011 fino a oggi si è agli attuali 999 cc.
A quanto pare la Federazione ha intenzione di continuare questo cambiamento dopo alcuni anni, in modo tale da rimescolare le carte, con la MotoGP del futuro che abbasserà ancora una volta la cilindrata. Questa volta infatti si passerà a una cilindrata da 850 cc, in modo tale da poter limitare quanto più possibile quei picchi di velocità odierni che mettono a repentaglio la vita dei piloti.
Ecco allora che dal 2027 avverrà il grande cambiamento sulla potenza delle moto, con un abbassamento di cilindrata che sarà seguito anche da un calo di erogazione di cavalli. Al momento non è annunciato nessuno cambiamento per la Moto2, il che porterebbe così le due categorie molto più vicine nella potenza.
Attualmente la seconda categoria monta dei motori da 765 cc, ma non è da escludere che anche in questo caso ci possa essere un depotenziamento. Anche per quanto riguarda i carburanti, il MotoMondiale si avvicina sempre di più alle richieste dell’ambiente, con questo che dal 2027 dovrà essere in toto di origine non fossile. Un cambiamento radicale che di sicuro porterà a non poche modifiche alle prestazioni in gara delle varie moto da corsa.