Cambia di nuovo tutto in autostrada. Il nuovo provvedimento potrebbe presto entrare in vigore. Ecco cosa sta succedendo.
Sin dal suo insediamento, il governo Meloni ha spinto molto sulla necessità di una riforma del Codice della strada. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, in particolare, si è speso molto chiedendo normative più rigide e maggiore severità per chi compie un’infrazione. In questi due anni di governo, il dibattito sulle riforme che riguardano gli automobilisti si è scatenato su più fronti, ed è stato praticamente all’ordine del giorno.
Dalle polemiche sull’utilizzo degli autovelox ai pareri contrastanti sul limite di 30 Km/h voluto da molte città, sino, venendo alla parte normativa e strettamente legata alla riforma, alle maggiori sanzioni e alla maggiore severità per quanto riguarda la guida sotto l’effetto di alcool e l’utilizzo del telefono mentre si è alla guida. Insomma, i temi al centro dell’attenzione sono stati molteplici. Tra le riforme proposte però una è passata inosservata e riguarda da vicino i motociclisti.
Dopo lunghi mesi di dialoghi e “rimpalli” in parlamento, il Codice della strada potrebbe presentare, forse già nel mese di Novembre, delle novità anche per quanto riguarda le autostrade del nostro paese e in particolare i motocilisti.
Autostrade, con la riforma possono transitare questi modelli
Con la nuova normativa scooter e moto 125 cm3 potranno infatti circolare su tangenziali e autostrade. Sono previste però anche in questo caso delle limitazioni. Il via libera è infatti solo per chi ha superato la maggiore età, ed è regolarmente munito di patente A, B o di categoria superiore, o ha superato da almeno due anni l’esame per ottenere la patente A1 o A2. Una decisione presa, ovviamente, per tutelare i guidatori più inesperti viste le maggiori velocità e i rischi di questo tipo di strade, ben diverse da quelle urbane.
Nelle varie discussioni avute sono state anche richieste maggiori tutele per chi viaggia sulle due ruote. Dalla Commissione Trasporti della Camera era stato approvato un emendamento che chiedeva al Governo di stabilire le linee guida sulle infrastrutture stradali, incluso l’ allestimento di particolari guardrail a tutela dei motocilisti, in modo da limitare le conseguenze in caso d’impatto. Vedremo come la richiesta di un dispositivo salva-motociclisti si tradurrà nel concreto. Di certo, il nuovo codice della strada presenterà importanti riforme anche per gli appassionati delle due ruote.