Importanti cambiamenti in Italia per quanto riguardano le targhe delle moto, con la novità che riguarderà solo alcuni modelli.
Il modo migliore per poter riconoscere e identificare una motocicletta è quello di leggere la sua targa, con questa che è rappresentata da un codice alfa numerico. Da essa ci si può facilmente ricondurre al proprietario del mezzo, con questo che può essere usato anche a delle multe e sanzioni in certi casi.
Nel momento in cui si passa attraverso un varco della ZTL o si passa a tutta velocità accanto a un autovelox, ecco che scatterà immediatamente la multa proprio tramite la rilevazione della targa. Inoltre è molto importante avere sempre una targa in perfette condizioni, perché anche nel momento in cui si dovesse girare con una targa sporca di terra e fango, si rischierebbe una dura sanzione.
Lo si vede infatti con il Codice della Strada che spiega come un mancato corretto utilizzo della targa possa comportare una sanzione che va dai 41 ai 168 Euro. Ci sono però anche coloro che decidono in modo ragionato e pensato di contraffare la propria targa e questa azione comporta dei danni ancora maggiori.
Nel caso in cui qualcuno dovesse cambiare una lettera o un numero con il pennarello o aggiungere delle luci che possono far riflettere la targa, ecco allora che la multa andrebbe da un minimo di 2046 fino a un massimo di 8186 Euro. Questa volta però i cambiamenti non riguardano tutte le targhe, come accadde con il passaggio alle versioni dell’Unione Europea, ma solo per alcuni particolari modelli.
Targa d’epoca: la prima è la Vespa Super Sport
Da tempo si parlava della richiesta da parte dei collezionisti di auto e moto d’epoca di poter immettere nel loro veicolo della targhe d’epoca per poter rendere ancora più originale il proprio mezzo. Il processo per far diventare realtà questa opportunità si è completato alla fine del 2023 e ora si è tenuto a Cremona il primo storico inserimento della targa d’epoca.
Il 5 febbraio 2024 infatti è giunto nella città lombarda il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, con quest’ultimo che ha dato il via ufficiale a queste pratiche. La prima moto di sempre che dunque ha avuto la fortuna di poter avere una targa d’epoca è una Vespa Super Sport del 1965.
Quest’ultimo è un modello molto particolare, tanto è vero che già al tempo faceva parte di quella ristretta gamma di moto della casa toscana che facevano della potenza il proprio punti di forza. Uno scooter in grado di toccare i 105 km/h già oggi è un qualcosa di eccezionale, figuriamoci nel 1965.
Dunque era giusto che fosse proprio questo eccezionale modello a diventare il primo della storia d’Italia a ricevere questo prestigioso riconoscimento, con l’inserimento della prima storica targa d’epoca. Ricordiamo come queste non sono delle targhe che si possono aggiungere per tutte le auto.
IL MINISTRO SALVINI CONSEGNA LA PRIMA TARGA STORICA AD UNA VESPA SUPER SPORT DEL 1965. CERIMONIA ALLA MOTORIZZAZIONE DI CREMONA https://t.co/pjQTvJ5uJR pic.twitter.com/s8B3Lbg8ES
— Automotoclub Storico Italiano (@ASI_storico) February 5, 2024
Questa particolarità infatti è valida solo per questi veicoli che sono stati immatricolati e radiati d’ufficio. A essi si aggiungono i modelli radiati per ritiro su area privata, quelli radiati per demolizione, a quei mezzi immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione e infine ai veicoli che non posseggono targhe e documenti. Il costo è di 274,50 Euro.