La MotoGP si appresta all’ennesimo scossone dopo le recenti polemiche. Cosa succederà a partire da Silverstone.
Non c’è pace per la classe regina del motomondiale che tuttavia potrebbe aver, finalmente, trovato una quadra a seguito delle turbolenze scoppiate ultimamente. Tutto è partito dall’incontro che si è svolto in Olanda e che ha visto protagonista l’MSMA, ovvero l’associazione della Case Costruttrici iscritte al campionato.
La questione discussa è il formato del weekend, troppo impegnativo per i piloti, le squadre e i mezzi, messi eccessivamente sotto stress. Il desiderio di imitare la F1 è andato troppo oltre e l’organizzatore si è fatto prendere un po’ la mano.
A partire dal primo round dell’annata in programma in Portogallo, tutti i fine settimana hanno visto il sabato trasformarsi nella giornata della Sprint Race e la domenica restare quella dell’evento principale.
La richiesta avanzata dalle scuderie, in particolare da Aprilia, KTM, Honda e Yamaha, riguardava la possibilità di ripristinare il turno di libere del venerdì mattina, liberando dunque i corridori dall’impegno di dover mettersi alla caccia del giro veloce per potersi qualificare nel Q2 del sabato.
Potendo usufruire di una sessione senza l’ansia del cronometro, i protagonisti contano di diminuire il rischio cadute, facilitate dalla pista ancora non gommata, e soprattutto di poter lavorare con più calma sulla moto e gli assetti in proiezione delle due corse.
Testa a testa tra Dorna e Ducati, cosa è stato deciso
Ovviamente chi vince non è mai d’accordo con il cambiamento per paura di perdere lo status acquisito, di conseguenza, Ducati, che schiera ben otto rider, si è opposta fermamente ai tentativi di aggiustamento delle regole. Il direttore sportivo Paolo Ciabatti, nello specifico, aveva fatto spallucce, liquidando il tema sicurezza, a suo avviso non presente, e sostenendo che non vi fossero ragioni per intervenire in itinere su un formato già modificato.
Adesso, però, a poco più di una settimana dal ritorno in pista sul tracciato di Silverstone, si è verificato un riavvicinamento delle parti, ciò significa che Borgo Panigale ha ceduto qualcosa.
Cosa succederà dunque dal GP dell’Inghilterra? A partire dal prossimo appuntamento l’accesso al Q2 sarà decretato solamente dall’esito delle libere 2 e non dai tempi combinati dei primi turni. In questa maniera tutti potranno usufruire di una parte del giorno d’apertura per dedicarsi ai classici lavori sulla moto.
A convincere la squadra italiana a scendere a patti, l’assicurazione da parte dell’ente che gestisce il Mondiale, del mantenimento della durata dell’FP3 che precede le qualifiche. Come riferito dal sito tedesco Speedweek, la volontà complessiva, Dorna compresa, sarebbe stata quella di ridurre quest’ultima sessione a 20 minuti, ma per ottenere il via libera per la questione più importante, il gruppo ha dovuto cedere e nel Regno Unito si proseguirà con i 30 minuti canonici.
Per riassumere, il venerdì sarà composto dalle prove libere 1 e 2 rispettivamente di 45 e 60 minuti. I primi dieci classificati del secondo turno potranno passare direttamente al Q2. Per quanto concerne il sabato mattina nessuna variazione, con le libere 3 a precedere il Q1.