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Tutti pazzi per le naked sportive, ma hanno dimenticato la prima della specie: oggi è rarissima e si guida col patentino

Una moto iconica, dimenticata da tanti, che ha fatto la storia del segmento sportivo e aperto la strada ad una vera moda.

Negli anni Ottanta in Italia ci fu una vera e propria esplosione delle cosiddette moto sportive, in particolare di quelle con 125 di cilindrata. Un mercato nuovo ed appassionante, che vide un dualismo netto e intrigante fra i marchi italiani e quelli appena arrivati dal Giappone, pronti questi ultimi a dominare anche in occidente.

Tutti pazzi per le naked sportive, ma hanno dimenticato la prima della specie: oggi è rarissima e si guida col patentino (Pixabay) – nextmoto.it

Uno dei brand nipponici maggiormente pronto a fare il vuoto attorno a sé fu Honda, il marchio tradizionale giapponese che è un vero must delle moto sportive. Ma già ai tempi arrivò una svolta proprio grazie alla trovata commerciale ed ingegneristica di questa azienda.

Honda capì che le prestazioni elevate ed i prezzi alti delle sportive non facevano al caso di tutti, soprattutto del pubblico più giovane che cercava di approcciarsi per la prima volta al segmento. Per questo, nel 1988, i giapponesi presentarono la prima sportiva priva di carena, ovvero il modello naked passato alla storia come punto di svolta e di rivoluzione, anche prima della Ducati Monster.

La storia della Honda NSR 125 F, la prima naked che sbancò in Italia

Negli stabilimenti italiani di Atessa, Honda diede vita alla NSR 125 F, una evoluzione della sportiva NS, con un motore più compatto e soprattutto senza l’ingombrante carenatura. La grande novità fu rappresentata dal nuovo telaio Alcast. Un mezzo più umano ed alla portata di tutti, con costo accessibile da 4.269.000 lire, circa un milione in meno dei modelli Cagiva e Gilera.

La storia della Honda NSR 125 F, la prima naked che sbancò in Italia (foto Insella) – nextmoto.it

La NSR di Honda montava un motore monocilindrico verticale 2 tempi. Capace di sviluppare ben 30 CV di potenza a 10.200 giri, portava questa Honda ad una velocità di 160 km/h. Il carburatore era un Dell’Orto PHBH 28 con diffusore da 28 mm, cambio a sei rapporti e frizione multidisco.

Un look piuttosto secco e sguarnito che diede vita alla moda delle naked, senza carenature e con linee essenziali a far trasparire la forza di telaio e motore. Ma anche i tanti colori vivaci, per un mezzo giovane e fresco, minimalista ed essenziale, accolto con grande entusiasmo da tutti coloro che volevano tentare l’avventura su una moto sportiva ma senza esagerazioni.

L’uscita di scena della NSR avvenne ad inizio anni ’90, con l’arrivo sul mercato della Raiden 125 e della sua versione carenata NSR- R.Una rivoluzione per quanto riguarda il telaio in alluminio a forma di zeta, che mandò in pensione l’Alcast. Oggi la prima naked è un modello raro e vintage che i collezionisti ovviamente non possono fare a meno di seguire e ricercare.