La MotoGP sta vivendo un periodo molto complicato, ma secondo qualcuno c’è speranza per un futuro migliore per le due ruote.
Il mondo delle corse in questo momento sta vivendo un periodo di forti cambiamenti. Sono sempre di più le competizioni di altissimo livello e le Pay-Tv danno modo di poter guardare quante più gare possibili.
Ecco come mai anche una grande serie di gare come la MotoGP stia attraversando un periodo di forte incertezza. Le novità legate ai regolamenti per l’aerodinamica hanno causato il ritiro dal mondo delle corse della Suzuki e inoltre vi è anche il problema legato al possibile addio di Honda e Yamaha.
La Ducati sembra davvero essere l’unica Scuderia che ha capito come poter dar vita a una delle moto più potenti di sempre. Non solo è il Team ufficiale a dimostrare tutta la propria immensa qualità, ma allo stesso tempo anche le Scuderie satellite stanno ben figurando.
La Pramac di Jorge Martin è infatti al secondo posto con 35 punti in meno rispetto a Bagnaia e la VR46 di Marco Bezzecchi a 36. Il dominio della Ducati è dunque evidente, ma l’interesse della gente nei confronti del MotoMondiale è chiaramente scemato.
Sono molti coloro che si augurano che nel prossimo futuro possano partire una serie di cambiamenti che in qualche modo possano dare il via a un ritorno di interesse attorno alla competizione. A parlarne di recente ai microfoni di corsemoto.it è stato uno dei più grandi e amati piloti italiani: Loris Capirossi.
“Le cose possono cambiare”: Capirossi mette in guardia la Ducati
Una delle domande più interessanti che sono state rivolte a Capirossi è il suo punto di vista per quanto riguarda il rapporto tra pilota e moto. In passato infatti Loris Reggiani disse che era il pilota a fare la differenza, mentre adesso è evidente come sia la moto a cambiare le carte in tavola.
“Sono convinto che una volta il ruolo del pilota era ancora più centrale rispetto a quello odierno. Attualmente se il miglior pilota guidasse la peggior moto arriverebbe comunque ultimo, perché il rapporto è passato da 60-40 in favore di chi guida a 50-50. Non basta comunque la sola moto, perché tanti piloti hanno grandi mezzi ma non vincono.” Capirossi dunque non è stato così netto come molti suoi colleghi per quanto riguarda l’importanza della moto sul pilota.
Nonostante questo non nega come sia evidente che al momento la Ducati abbia un passo decisamente superiore rispetto a tutta la concorrenza della MotoGP. Non ci sono infatti motivi per credere che nel breve periodo qualcuno possa superarla, ma Capirossi proclama la calma.
“La Ducati è quella che ha investito più soldi e lo ha fatto nel modo migliore. Indubbiamente merita di essere nella posizione attuale e ora è facile guidare la Ducati, ma la ruota gira. Sono periodo e attenzione alla KTM che sta investendo moltissimo. La MotoGP purtroppo fa pochi test e dunque è come un gatto che si morde la coda.” Secondo Capirossi si potrebbero sicuramente attuare una serie di migliorie per la categoria.