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Torna in vendita la moto più amata degli anni ’80: che gioiello, il prezzo è anche ghiotto

È stata una delle moto più amate del suo tempo, un gioiello amato da un pubblico vastissimo. La buona notizia è che si può avere ancora.

Chi ha detto che gli anni passati non devono più tornare? Che la passione, le emozioni (a due ruote e no) non si possono rivivere, e non devono tornare attuali? Una grande moto degli anni ’80 torna per dimostrare il contrario, e per fare felice una generazione che non ha potuto conoscerla “in diretta”.

Torna la leggenda anni 80 – nextmoto.it

Vista in foto e sembra uscita da una capsula del tempo. Il primo proprietario l’ha tenuta come si tiene un gioiello di famiglia. La vernice brilla ancora, i cromati raccontano gli anni ’80. Ricordo bene queste Suzuki: erano le moto dei sogni, quelle che guardavi nei concessionari con il naso schiacciato contro la vetrina. La linea pulita, il serbatoio a goccia, la sella lunga – tutto gridava velocità anche da ferma.

Un tesoro da risvegliare

Il motore è il classico quattro cilindri Suzuki. Sotto il serbatoio romba sorrnione un gattone da 47 cavalli, alimentato da quattro carburatori. Gli scarichi corrono ai lati come serpenti cromati. Le ruote sono in lega, non più a raggi come le prime versioni. I freni? Tre dischi in totale, due davanti e uno dietro. Nel 1980 era roba da moto di lusso.

La Suzuki GS 550 E in vendita su dueruote.it nextmoto.it

Il contachilometri dice 43.000 km. Pochi, per una moto di 45 anni. Certo, serve un bel tagliando. Otto anni ferma sono tanti – l’olio sarà duro come il miele. I silenziatori hanno fatto il loro tempo, la ruggine li ha mangiati come fa sempre con i vecchi scarichi.

Il telaio è quello giusto: acciaio, forcella tradizionale, forcellone posteriore. Pesa 196 chili – oggi sembrano tanti, all’epoca era normale. I consumi? Lasciamo perdere, nel 1980 la benzina costava come l’acqua del rubinetto.

Chi l’ha provata dice che il motore è un velluto. Non tira calci, non fa capricci. Perfetta per le gite fuori porta, quelle tranquille della domenica. Non cercava di batterti il cuore in gola. Ti portava in giro con classe, come una signora d’altri tempi.

Il proprietario chiede 1.490 euro. Un regalo, considerando i prezzi di mercato. Le altre GS 550 costano più del doppio, quando le trovi originali. Spesso sono trasformate in café racer improvvisate, con risultati discutibili. Questa invece è pura, come l’ha fatta la Suzuki.

L’iscrizione all’ASI c’è già. Niente sorprese su bollo e assicurazione. La storia è cristallina: un solo proprietario in 45 anni. Zero esperimenti strani, zero modifiche da officina improvvisata. Solo manutenzione regolare e tanta passione.

Per chi cerca una classica giapponese da riportare in strada, questa è l’occasione giusta. Il prezzo è onesto, la base è solida come una roccia. Serve solo pazienza e voglia di sporcarsi le mani. Il risultato? Una moto che ti fa sentire di nuovo ragazzo. E quando la porti ai raduni, tutto il mondo si ferma per un attimo.