La BMW punta su un evergreen che non tramonta mai: la “vecchia” GS non tradisce, che sfida con un’altra leggenda
Nel mondo delle moto, quando alle due ruote si associa il nome della BMW il pensiero non può non andare alle GS. L’Enduro più venduta in Italia, una moto che non ha eguali che nel suo periodo di vita pure ha avuto una rivale decisamente agguerrita pur avendo un successo davvero strepitoso in tema di vendite.
La BMW R 1200 GS che analizziamo è la versione prodotta dal 2004 al 2010 e dotata di un motore raffreddato ad aria/olio, una moto prettamente stradale rispetto alla rivale. Uno dei principali punti di forza della R 1200 GS è proprio il motore che spinge bene ad ogni marcia inserita trasmettendo i cavalli in modo regolare.
Ottimo il comfort, con il sistema elettrico ESA le sospensioni reagiscono benissimo alle curve. Moto comoda la posizione di guida, buona anche la protezione dall’aria. Tanti, invece, gli accessori: c’è anche l’ESA e l’ABS. Non mancano, però, i punti deboli: la sella è decisamente alta anche se esiste la possibilità di ordinare una versione con una seduta abbassata mentre è rumoroso il cambio. Durissimi, invece, i comandi a motore spento nelle versioni prodotte prima del 2008.
Ma quali sono i prezzi? Una versione del 2006 si può acquistare a 3.000 euro, 900 euro in meno per un modello dell’anno successivo. Ovviamente il prezzo cresce fino a toccare i 7.000 euro per una versione del 2013.
La grande rivale della GS è stata la KTM 990 Adventure, in produzione dal 2006 al 2013 che ha raccolto l’eredità della 950. Molto più enduro della GS 1200, gli sterrati sono il pane quotidiano per la moto austriaca. Il merito è della ruota anteriore da 21″ che regala grande stabilità. Elevate le prestazioni, anche le sospensioni sono di rilievo, tanto che la KTM se la cava egregiamente anche nella guida sportiva.
Tra i punti deboli c’è da evidenziare qualche vibrazione di troppo per quanto riguarda il comfort, disturbato anche dal calore degli scarichi sotto la sella. Nell’effetto “on-off”, con apertura e chiusura dell’acceleratore, il motore è decisamente brusco mentre appare “spugnoso” il freno posteriore.
Molto “assetata”, questo problema si è risolto con le versioni prodotte dopo il 2009. Se si dovesse acquistare una versione della KTM da controllare i dischi del freno, soprattutto quello posteriore ma anche la frizione e l’avviamento. Una versione del 2006 ha un prezzo di 2.500 euro che diventano 3.000 per una moto del 2007. Ne sono necessari 6.200, invece, per una moto del 2013.