Qualcuno potrebbe chiedere che senso abbia una motocicletta capace di pilotarsi da sola quando la cosa divertente di guidare un motociclo è proprio l’ebbrezza della velocità e del gestire curve e rettilinei. Nonostante questo, ci vengono in mente numerose applicazioni per il progetto assurdo di una casa europea famosa.
Era solo questione di tempo prima che il famoso autopilot che Elon Musk monta fieramente sulle sue Tesla venisse replicato pure da motociclette e simili. Il brevetto è stato depositato e la casa è teoricamente pronta a produrre questo sistema innovativo che rende la vostra motocicletta capace di guidarsi, parcheggiarsi e forse anche impennare senza di voi!
Un’invenzione rivoluzionaria
Erano i primi anni duemila quando una ditta allora “acerba” in senso economico nota come Tesla si presentò sul mondo dell’automotive con la Roadster, la primissima vettura prodotta dalla casa saldamente in mano all’imprenditore e recente acquirente di Twitter Elon Musk. Ne ha fatta di strada quella piccola azienda californiana destinata a rivoluzionare il mondo per sempre.
Tra le innovazioni più impressionanti portate da Tesla non si può non citare l’autopilota della berlina elettrica Model S, un sistema innovativo che consente alla vettura di lasciar rilassare il suo proprietario e continuare a procedere per la rotta tracciata senza problemi o quasi. Finora ci sono stati alcuni incidenti gravi ma il sistema si può ormai definire collaudato e funzionante con un ragionevole margine di sicurezza.
Due meglio di quattro
Ovviamente, le altre ditte che producono veicoli – auto e motociclette indifferentemente – non sono rimaste certo a guardare mentre Tesla rivoluzionava il mercato con un’invenzione fantascientifica. Dove Tesla ha lanciato l’autopilota, Honda ha risposto con una sfida assicurando che entro pochi anni i guidatori del marchio potranno giocare tranquillamente alla PlayStation mentre si trovano a bordo delle vetture nipponiche.
Ma attenzione perchè ora entra in gioco anche BMW, la casa tedesca che ha deciso di creare l’equivalente di questo sistema montato generalmente sulle automobili…sulle sue moto. Ebbene si, la casa bavarese ci è riuscita davvero. Un video ufficiale ripreso durante i test del prototipo dimostra che forse, montare l’autopilota sulle moto è più facile che sulle auto!
La faranno presto?
La casa tedesca in questi mesi ha stupito un po’ tutti prima presentando un’auto capace di cambiare colore a seconda dell’umore del proprietario e poi con una speciale R1200 fornita di un sistema di controllo remoto simile a quello che si usa sulle automobiline radiocomandate. Il prototipo BMW Motorrad – in italiano “motociclo” praticamente – non è stato però accolto col giusto entusiasmo.
Infatti, la stampa americana con Autoblog in testa si è chiesta a cosa servisse una moto capace di guidarsi da sola dato che a differenza di un’auto con una comofrtevole cabina, una moto non può offrire molte occasioni di svago ad un pilota con le mani in mano e non sul manubrio: “Non la useremo per sostituire i rider che fanno le consegne”, garantisce il vice-direttore del progetto Michael Peyton prendendo forse la polemica che questa moto rischia di scattare.
Un possibile utilizzo del sistema in realtà molto interessante riguarda l’idea di impiegare le moto così fornite come “scuola guida” per i piloti meno esperti. Controllando la moto a distanza, l’istruttore potrebbe mostrare al giovane cadetto il modo più sicuro ed efficiente per manovrare la moto ad esempio durante una sterzata molto stretta e così via. Un’applicazione utile che ci fa ben sperare per il futuro del Motorrad.