Il mondo delle due ruote sta attraversando una nuova fase. Il mercato è sconvolto da innovazioni legate all’elettrico e ad un lato dark sempre più accentuato.
Per chi sogna di andare in moto questo è uno dei periodi più oscuri di sempre. La transizione elettrica è già partita e tanti giganti delle due ruote hanno puntato a modelli alla spina. Persino un iconico brand come Harley-Davidson ha deciso di lanciarsi in questa corsa all’oro elettrico. L’Europa sta rispondendo presente e per fortuna alle nostre latitudini i numeri sorridono, ma a perdere lustro sono i brand giapponesi.
Il Motorsport, solitamente, rappresenta un riflesso di come girano gli affari delle squadre protagoniste. La Yamaha, negli ultimi 2 anni, ha fatto delle scelte che non hanno funzionato. Nel 2021 Quartararo dominava in MotoGP, mentre Razgatlioglu vinceva in Superbike. Le moto Yamaha erano osannate e desiderate perché rispecchiavano un DNA autentico. Cambiare stile e passare al lato oscuro potrebbe essere stato un fallo di reazione scomposto.
Ci spieghiamo meglio perché detta così sembra quasi che nella casa di Iwata abbiano deciso di costruire un nuovo genere di mostri. I tecnici giapponesi hanno cominciato a produrre nuove moto sportive con uno stile dark da una decina d’anni, ma prima erano affiancate a modelli storici come la R1. Con il tempo il lato perverso ha preso il sopravvento. La strategia commerciale ha messo in mostra dei progetti estremi, come l’aggressiva MT-09.
L’idea di proporre un genere di moto innovativo ha pagato all’inizio, ma l’hype per le novità dura ben poco. Dopo una prima fase di rodaggio con naked dall’animo dark sono arrivati tanti altri modelli che sembravano andare in una direzione anticonformista. I puristi hanno iniziato a storcere il naso quando alle naked 4 cilindri sono state preferite delle moto a 3 cilindri con una impostazione a metà tra una stradale ed una motard.
Un tuffo in un segmento nuovo e che non rispecchiava i valori storici del brand. Il modello di punta di questo nuovo capitolo della storia Yamaha si è rinnovato nel 2024. La nuova MT-09 ha abbracciato al 100% il nuovo lato oscuro voluto dai tecnici nipponici. Le linee sono all’avanguardia, ma dureranno? La sensazione è che tante nuove regine del mercato, dal look robotico, abbiano durata breve.
Sul piano tecnico non si discutono, ma a livello stilistico sembrano cavalcare un trend che presto o tardi verrà superato. Le moto tratte dai manga avevano impressionato anche in altre epoche, tuttavia ad essere rimaste negli annali sono stati solo i grandi classici. L’idea di abbandonare la strada della sportività della R1 per abbracciare il dark 2.0 rischia di creare solo tenebre persino nella mente degli appassionati dei Transformers.
Il bike market non è un set cinematografico della Marvel. Queste nuove moto futuristiche si stanno andando ad infilare in un labirinto con una difficile via d’uscita. Del resto ad accompagnare la crescita di una nuova gamma è sempre la scelta dell’uomo contemporaneo. La serie MT ha rappresentato un successo commerciale finché risultava aderente ad un filone stilistico moderno ma pulito. Yamaha ed altri brand giapponesi stanno cercando di rispondere ai brand cinesi ed europei con un nuovo corso che rischia di offuscare anche una immagine passata, decisamente, pulita e gloriosa. La reinterpretazione della cultura giapponese con quel tocco dark futuristico potrebbe rappresentare un clamoroso autogol. Chi vivrà vedrà anche i numeri.