Per un vero e proprio gigante del mondo delle moto c’è una dura realtà da affrontare, ed ora vedremo tutto nel dettaglio.
Al giorno d’oggi, nel mondo delle moto e delle auto, ma in qualsiasi settore industriale, l’importante è riuscire a raggiungere il risultato e farlo nel più breve tempo possibile, altrimenti possono scattare seri provvedimenti. Questo è ciò che è avvenuto ad un importante importatore di due ruote in Italia, che ha visto una vera e propria rivoluzione nel suo management in questi ultimi giorni, pur avendo fatto registrare buoni risultati sul fronte dei risultati produttivi.
Le moto sono in una fase delicata, ma stanno provando a rialzarsi con tante nuove idee dei vari costruttori, oltre a delle promozioni che hanno caratterizzato il mese di marzo, volte ad incentivare la clientela all’acquisto. A questo punto, andiamo a vedere cosa è accaduto in casa QJ Motor, in quello che è un progetto giovanissimo, che però sta portando a rivoluzioni interne inaspettate.
QJ Motor Italia è un importatore molto importante per la filiera produttiva di moto nel nostro paese, ma ci sono alcune cose che non tornano in questi ultimi tempi. Come riportato dal sito web “Dueruote.it“, il management è stato nuovamente azzerato nonostante un prodotto che è ritenuto da tutti come molto valido, ed è per questo che si inizia a parlare, tra le motivazioni dietro a questa decisione, di una probabile insoddisfazione dietro al numero di vendite.
QJ Motor, nel nostro paese, non ha ancora un anno di vita, il che significa che si tratta di un progetto molto giovane, ma che già ha fatto parlare tanto di sé. QJ Motor fa parte del colosso Geely, gigante cinese delle quattro e delle due ruote, che gestisce un gran numero di marchi. QJ ha due marchi di moto controllati, come la famosa Benelli e Keeway, e le attività di QJ Motor in Italia sono iniziate non più di un anno fa. L’ex Ducati TJ Kremlick è stato messo a capo delle operazioni, ed il 2023 però non ha dato grandi risultati.
Infatti, le prime moto sono state vendute solamente a giugno, con appena 401 modelli venduti in tutto l’arco dell’anno. Secondo la fonte che abbiamo citato in precedenza, è pronta una vera e propria rivoluzione sul management, a causa delle scarse vendite. Geely, infatti, guarda molto poco al contesto e si concentra sui risultati, come fanno tutti i colossi cinesi, impegnati in ogni ambito. Proprio per questo, soprattutto per la divisione italiana, è pronta una completa rivoluzione, che porterà volti nuovi nei posti di comando.
Tuttavia, è bene ricordare una volta in più come tutto ciò sia legato ad un marchio che da poco tempo è arrivato in Italia, e con un minimo di pazienza in più, i risultati sarebbero potuti arrivare. La campagna di comunicazione non è stata di certo delle migliori, ma è proprio dagli errori che spesso si impara ed emergono poi le idee migliori.