Nel GP d’Italia al Mugello, c’è stato l’ennesimo infortunio stagionale in MotoGP. Le condizioni del pilota e i tempi di recupero
La MotoGP al Mugello è tornata a dare un grandissimo spettacolo, su uno dei circuiti più apprezzati da parte dei piloti. Tanti i sorpassi ma alla fine a uscire vincitore è stato in entrambe le gare Pecco Bagnaia, che così ha centrato la prima doppietta stagionale, allungando in classifica generale sugli avversari. Nonostante la festa rossa però c’è da dire che il weekend sulle colline toscane non è stato tutto rose e fiori. Infatti ancora una volta sono da segnalare degli infortuni.
Il primo che ha dovuto dare forfait è stato Joan Mir, campione del mondo 2020 con la Suzuki e passato quest’anno alla Honda HRC dopo l’addio della casa giapponese al Mondiale. Una scelta però, quella dell’iberico, tutt’altro che fortunata visto che sta vivendo fino a qui una stagione decisamente avara di emozioni. L’adattamento alla RC213V è difficoltoso e al Mugello è arrivato anche l’infortunio nel corso del secondo turno di prove libere, dopo una caduta alla staccata della San Donato.
Per Mir una frattura al mignolo della mano destra, che nell’immediato lo ha costretto a dire addio al weekend italiano dopo quello in Argentina. Peggio però è andata al suo ex compagno in Suzuki, Alex Rins, anche lui ora in Honda ma nel team privato di Lucio Cecchinello
MotoGP, un grave infortunio mette ko un pilota
La Honda è rimasta così senza il suo miglior pilota in classifica generale, visto che è stato l’unico ad aver interrotto il dominio Ducati, con la vittoria ad Austin. Rins è caduto nella Sprint Race del GP d’Italia. Trasportato in elicottero all’ospedale Careggi di Firenze, gli è stata diagnosticata una frattura di tibia e perone. I medici hanno deciso di trattare la lesione già sabato sera con il posizionamento di un fissatore esterno sulla gamba destra che mantiene i frammenti ossei allineati e stabili durante la guarigione.
Al ritorno in Spagna, Rins subirà un secondo intervento chirurgico per ridurre questa frattura, segno che l’infortunio è più grave del previsto. Con ogni probabilità per il pilota iberico, il recupero sarà piuttosto lungo. Possibile però che torni già ad agosto dopo la pausa estiva, ma c’è chi ipotizza che lo si rivedrà in pista solo per il finale di campionato, magari a fine settembre-inizio ottobre.
Ma dopo questi due infortuni, in casa Honda sono uscite parole di fuoco. A partire da Marc Marquez, che ha sottolineato come i piloti dell’ala dorata debbano correre più rischi degli altri per essere lì davanti: “È ciò che danneggia tutti i piloti Honda in generale e spiega perché abbiamo così tante cadute. Tutti i piloti Honda devono correre troppi rischi, questo non deve esistere“.
Il fratello Alex, ora in Ducati ma con un passato in Honda non certo positivo ha rincarato ulteriormente la dose, prendendosela anche con i piloti recentemente infortunati: “La Honda è una moto difficile, cosa che sia Mir che Rins sapevano quando hanno firmato il contratto“.