La targa di un veicolo è importantissima. Ecco perché in caso di imprevisti bisogna intervenire subito. Cosa fare.
Come noi abbiamo la carta d’identità ad identificarci, così i mezzi di trasporto dispongono di un contrassegno chiamato targa, rappresentato da una breve stringa di caratteri alfanumerici. Attraverso di essa è possibile risalire a tutte le informazioni, tecniche e non solo, relative al veicolo. Questo è il motivo per cui bisogna sempre stare attenti che sia ben visibile e che non sia rovinata in nessuna sua parte.
Proprio per questo suo potere rivelatore, i furbetti che non vogliono rispettare il Codice della Strada, la coprono, in quanto, ad esempio, in caso di Autovelox posto lungo il tragitto, la camera anche fotografando il passaggio con infrazione, non potrà permettere alla polizia di rintracciare il proprietario per comminargli la multa.
Finora abbiamo parlato di azioni volontarie, ma cosa succede, se si rimane vittime di un furto o si perde la placca? Adesso lo vedremo e capirete perché bisogna agire con tempestività.
Come succede per la macchina, anche per le due ruote la prima cosa da fare è immediatamente denunciare il fatto alle autorità, specialmente se la targa dovesse essere stata sottratta, comunicarlo subito è essenziale, in quanto potrebbe essere stata utilizzata per compiere atti illeciti e il rischio è quello di venire incolpati o messi sotto inchiesta senza motivo.
Qualora dopo quindi giorni non dovesse essere stata ritrovata, sarà necessario richiedere la reimmatricolazione della moto agli uffici della Motorizzazione Civile, nonché la reiscrizione al PRA, così che possano essere rilasciati oltre al contrassegno, il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà. E’ importante sottolineare che questa procedura non è volontaria, bensì obbligatoria e dettata dall’articolo 102 del CdS.
Attenzione poi alle tempistiche della denuncia. Questa deve essere operata entro 48 ore dall’evento dalla persona indicata sul DU. In sede bisognerà specificare se la targa è stata rubata, smarrita o distrutta, fornendo ogni dettaglio che possa risultare utile al ritrovamento.
Come detto, passate due settimane senza aver ottenuto risultato sarà necessario compiere di nuovo il processo di immatricolazione e registrazione al PRA. La richiesta dovrà essere inviata tramite lo STA, lo Sportello Telematico dell’Automobilista, che permette di ottenere nell’immediato documentazione e placca senza dover passare all’ACI o alla Motorizzazione. In pratica consente di semplificare la burocrazia ed evitare lungaggini. E’ bene sapere che non vi sono vincoli, ciò significa che se si è fuori regione non c’è alcun problema, un ufficio vale l’altro.
Vediamo ora quali sono i documenti utili per recuperare il maltolto o lo smarrito: l’istanza unificata debitamente compilata, il Certificato di Proprietà vecchi, la carta d’identità e il codice fiscale, nonché la denuncia alla polizia.
Il costo complessivo dell’operazione è inferiore ai 100 euro, di cui 27 euro per gli emolumenti ACI, 2 euro di bollo per la reimmatricolazione e 2 per l’iscrizione al PRA, più 20 centesimi di diritti al Dipartimento Trasporti. Il prezzo della targa varia a seconda della Provincia, ma si aggira sui 25 euro. Ovviamente se ci si rivolge allo STA ci sarà da versare la tariffa per il servizio di intermediazione.
Durante il periodo dell’iter è possibile circolare con un sostitutivo caratterizzato da un pannello bianco identico nelle dimensioni a quello originale e dal codice identificativo riportato con pennarello nero.