Abbattere i costi da sostenere per un tagliando moto aggiornato è possibile seguendo alcune indicazioni strategiche: ecco quali.
Per restare in regola e per vedere garantite tutte le misure di sicurezza, che contribuiscono ad allungare la vita della propria due ruote, è necessario passare per il tagliando alla pari delle autovetture. La manutenzione è un aspetto chiave dell’efficienza e della longevità di un mezzo di locomozione, in quanto aiuta a comprovare lo stato di salute di tutte le componenti, evitando rischi e guasti imprevisti.
Sono previste scadenze e costi abbastanza precisi per il tagliando, tuttavia queste variano in base al modello e all’utilizzo. Le varie aziende produttrici invitano a tenere in considerazione due parametri: i km percorsi (ogni 6.000 è l’ideale) e l’intervallo di tempo fra un tagliando e l’altro. Il primo consiglio generale è effettuare il tagliando almeno una volta all’anno.
Per ciò che riguarda i costi, invece, questi variano in base agli interventi richiesti e alla tipologia di due ruote, nonché alla manodopera della quale sarà necessario servirsi. Tuttavia è possibile avere una stima indicativa: un tagliando di routine, quindi con cambio olio e controllo generale, costa dai 100 ai 200 euro. Se poi urge un intervento più approfondito come nel caso della la regolazione delle valvole o della revisione della trasmissione, allora il prezzo può oscillare fra i 300 e i 600 euro.
Tagliando moto: piccole semplici regole per contenere i costi e viaggiare sicuri
Va da sé precisare che il tagliando non è un obbligo imposto dalla legge, tuttavia è una pratica essenziale per la sicurezza. I più esperti perciò potrebbero provvedere anche in maniera autonoma, avendo eventualmente a disposizione gli strumenti giusti e una buona familiarità con questi interventi, nonché capacità di eseguire i vari passaggi a cominciare dai più semplici. Ovvero si controlla innanzitutto l’usura degli pneumatici, poi tocca all’impianto di illuminazione. Si controlla in seguito l’olio posizionando una bacinella sotto il motore, svitando il tappo di scarico e lasciando defluire l’olio vecchio prima di sostituirlo con quello nuovo.
Occorre inoltre controllare anche le candele, se la motocicletta è stata ferma per lunghi periodi. Lo stesso vale per il filtro dell’aria, facile da smontare e ripulire con aria compressa, sopratutto nelle stagioni calde. Toccherà successivamente alle pastiglie dei freni, da sostituire non appena mostrino segni di deterioramento per evitare spazi di frenata eccessivi, che potrebbero rivelarsi pericolosi. Passaggi fai-da-te che possono rappresentare un grande risparmio e rendere anche più sensibili ai problemi eventuali che si manifestano.