Incredibile la svolta che riguarda la Vespa. Ora, uno dei modelli sarà ancor più richiesto dagli appassionati.
Sta succedendo realmente e gli appassionati non stanno più nella pelle per la svolta che vede uno dei modelli più richiesti al centro dell’attenzione. D’ora in poi, si potrà effettuare in sella alla Vespa uno di quei percorsi che in passato erano categoricamente vietati da parte della legge.
Le nuove normative del Codice della Strada, infatti, permetteranno agli amanti dell’iconico modello di fare qualcosa che in passato si poteva solo sognare. Siamo soliti vederne tanti circolare in città, anche perché il loro stile inconfondibile e che li hanno resi così richiesti sembra piacere davvero a tutti. Il design della Vespa è una vera opera d’arte, come anche le sue linee morbide e la sua scocca sinuosa.
Quando l’ingegner Corradino D’Ascanio ne fece sviluppare il progetto nel lontanissimo 1946 aveva pensato alla Vespa come un modello da utilizzare tutti i giorni in città. Con il tempo, poi, si è evoluto ed è divenuto sempre più grande, anche nella cilindrata. Solo nel 2024, infatti, la Vespa GTS 300 è stata venduta in ben 4.780 unità; mentre la sorella più piccola, la Vespa Primavera 125, è arrivata a 4.323 immatricolazioni.
Vespa 125, svolta che può aumentare le vendite
Il 2024 è stato un anno da incorniciare per la Piaggio, la quale ha visto primeggiare nella classifica degli scooter più venduti il Liberty 125 ABS, piazzato al quinto posto, e il Beverly 300 ABS, arrivato in sesta posizione. Anche la Vespa, però, ha avuto il suo anno glorioso, con la GTS 300 arrivata dodicesima, mentre la Primavera 125 in sedicesima posizione.
Ora, poi, con il nuovo Codice della Strada il numero di vendite della Vespa 125 può aumentare ancor di più. Infatti, permetterà ai modelli con cilindrata da 120 cc di poter circolare liberamente anche in autostrada e sulle principali strade extraurbane. Attenzione, però, alle limitazioni, visto che sarà consentito solamente per i soggetti maggiorenni e muniti di patente A o B, oppure di categorie superiori. Sarà permesso anche a tutti coloro che saranno muniti da minimo due anni di patente A1 o A2.
Un vero sogno per gli amanti del genere, i quali utilizzavano questo modello solo in città ma che ora lo potranno sfruttare anche per delle gite fuori porta nel fine settimana. Prima della riforma del Codice della Strada, infatti, l’articolo 175 negava la possibilità agli scooter e alle moto con cilindrata inferiore ai 150 cc di poter circolare sulle strade extraurbane principali e in autostrada.
