Suzuki punta ancora su Hamamatsu

Suzuki: il quartier generale di Hamamatsu
Suzuki sembra non avere alcuna voglia di lasciare il suo quartier generale di Hamamatsu ed anzi si prepara a rilanciarlo in grande stile con la costruzione di due nuovi centri operativi che entreranno a pieno regime a partire dal 2016 e fungeranno da punto di riferimento per i futuri progetti del costruttore giapponese.

Gli ingenti investimenti messi in campo dalla casa, colpita solo di striscio dal violentissimo tsunami che ha colpito il paese del Sol Levante, serviranno a costruire un centro di ricerca dedicato ai motori elettrici ed un impianto di assemblaggio esclusivamente dedicato alle due ruote
 
Quasi contemporaneamente Suzuki ha in programma di erigere un terzo impianto ad Iwata che si dedicherà ai veicoli eco compatibili, puntando sia sulla tecnologia elettrica che su due e quattro ruote equipaggiate con motori ibridi
 
Insomma sembra che il futuro di Suzuki sarà legato molto più alle nuove tecnologie che non ai suoi modelli sportivi o alle competizioni su due ruote, nelle quali ha già cominciato a ridurre il proprio impegno: questa appare una strategia decisamente impostata sul lungo termine per recuperare gli introiti persi in questi anni di crisi del mercato motociclistico cercando di anticipare il mercato stesso e la concorrenza
 
Difficile dire se questa sia la strada giusta ma di certo va dato atto a Suzuki di avere idee sulle quali puntare e coraggio per continuare ad investire in Giappone, nonostante la vicinanza a paesi in cui la manodopera costa decisamente meno, fattore che il colosso nipponico starà sicuramente già sfruttando ma che non gli ha certo fatto dimenticare la madrepatria.

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