Suzuki apre il 2024 con tante novità interessanti, tra cui il ritorno di un modello amatissimo. Di quale si tratta.
Per adesso è solo un rendering, ma non è escluso che possa concretizzarsi visto che Suzuki si sta rivelando particolarmente aggressiva nelle proposte commerciali. Ad oggi in carenza di questo genere di proposte, il brand di Hamamatsu potrebbe indirizzarsi verso la tipologia motard ed enduro.
Nell’ultimo biennio il costruttore nipponico ha rilasciato alcune novità come la piattaforma 800 sulla base del bicilindrico parallelo di 776 cc, in grado di erogare fino a 82,9 cv e una coppia massima 78 Nm, inserito uno chassis in tubi e piastre di acciaio, ad debutto sulla V-Storm 800DE e in seguito utilizzato sulla V-Storm 800SE e sulla GSX-8S con cerchi da 19 pollici e votata perlopiù all’uso stradale.
In occasione dell’ultimo Salone del Motociclo di Rho Fiera questa base ha fatto la sua apparizione anche sulla GSX-8R, sportiva, sempre di concezione asfalto, oltre che sulla GSX-S 1000 GX, una tourer sportiva spinta da un potentissimo quattro cilindri in linea fronte marcia da 999 cc., la stessa unità che troviamo sulla GSX-R1000 K5, la GSX-S1000GT, la GSX-S1000S e sulla Katana.
In mezzo a tutto questo profluvio di offerte, però, come abbiamo visto manca un prodotto che sia adatto anche a chi possiede solamente la patente A2. Ecco perché l’idea di un veicolo crocevia, adatto anche ai fondi meno aderenti, potrebbe essere la prossima mossa utile ad ampliare il bacino di utenza.
Suzuki pronta a lanciare una motard? Cosa sappiamo finora
I due modelli che potrebbero essere riproposti in chiave inedita sono la DRZ 400 S e la SM, entrambe nate per attrarre i giovani, in questa maniera abbasserebbero ancora di più il loro target di utenza a livello di età.
La prima ci riporta al 1999, quando prese il posto della DR 350. Messa in vendita dall’anno successivo, la serie DRZ vantava un forte richiamo da superficie mista. In particolare la S, votata all’enduro, montava cerchi da 21 e 18 pollici, mentre la SM, che sta per Super Motard, disciplina esplosa nella prima parte degli anni 2000 prediligeva i cerchi da 17. Dal 2008 uscite entrambe dai listini nel Bel Paese, sono tutt’ora intercettabili negli Stati Uniti e in alcune nazioni europee.
Ma come potrebbero essere queste due motociclette in tale veste? A cercare di dare forma alla fantasia ci hanno pensato i giornalisti di settore di Young Machine che hanno realizzato alcune prove grafiche mischiando le forme originali, a caratteristiche più contemporanee come il faro a doppio proiettore, ormai tipico delle produzioni nipponiche più recenti.
Al momento non ci sono ancora notizie concrete in merito e il condizionale è sempre d’obbligo, tuttavia qualcosa che bolle in pentola potrebbe esserci davvero. Per quale motivo? Nel 2022 il marchio asiatico ha deposito una domanda di brevetto, sul quale viene mostrato come deve essere sistemato il catalizzatore perché non giunga al surriscaldamento e da quanto si può vedere questo è posizionato alle spalle del motore come sui DR.