Suzuki lancia una sfida diretta ai colossi del mercato con una crossover che unisce prestazioni e convenienza.
Conosciamo ormai a memoria le regine del mercato crossover, a cominciare dalla splendida BMW nei sogni di tutti ma alla portata di pochi. La domanda è pressante: come entrare in un modo magico di avventura e di affidabilità, ma senza investire le cifre da capogiro che i top del mercato richiedono?
La risposta di Suzuki arriva sotto forma di una moto che rompe gli schemi: la V-Strom 800SE. Un prezzo sotto gli undicimila euro per una crossover che non rinuncia a nulla. Le case europee dovranno rivedere le loro strategie, perché questa volta i giapponesi hanno fatto centro.
Sostanza e raffinatezza, senza spendere un capitale
Sotto la carrozzeria c’è un bicilindrico frontemarcia da 776 cc che non teme confronti. L’erogazione dei 77,6 cavalli risulta corposa e lineare, mentre i 74,5 Nm di coppia alla ruota garantiscono scatti brucianti. Il manovellismo a 270 gradi regala un sound profondo e coinvolgente. L’elettronica non delude: tre mappe motore per ogni situazione, controllo di trazione raffinato, cambio quickshift che funziona in entrambe le direzioni.
La qualità si tocca con mano in ogni componente. Le pinze Nissin stringono dischi da 310 mm con decisione. I fari full LED illuminano la notte come fosse giorno. Il display TFT da 5 pollici cambia volto seguendo la luce ambientale. La sella accoglie pilota e passeggero in un abbraccio confortevole, perfetto per macinare chilometri.
Su strada la V-Strom svela il suo carattere poliedrico. Il motore spinge con decisione e generosità fin dai bassi giri, regalando un allungo entusiasmante. Le curve sono il terreno di gioco preferito di questa Suzuki piena di sorprese: il cerchio da 19 pollici all’anteriore disegna traiettorie precise, mentre il cambio elettronico permette passaggi di marcia istintivi. I freni richiedono una presa salda per dare il massimo, premiando chi non ha paura di osare.
Anche i consumi sorprendono in positivo: oltre 27 chilometri con un litro nel misto extraurbano rappresentano un risultato eccellente. La protezione aerodinamica è forse il puntoi meno forte: funziona alla grande fino ai 110 orari, poi qualche turbolenza si fa sentire. Nel traffico cittadino la moto si muove agile come un gatto: lo sterzo stretto e la frizione morbida trasformano il pendolarismo in un momento piacevole.
La nuova creatura di Hamamatsu ridefinisce gli standard della categoria. Una moto versatile, pronta a passare dal tragitto quotidiano alle grandi avventure senza batter ciglio. Il prezzo competitivo è una vera provocazione alla concorrenza, considerando una dotazione tecnica di primo livello. Nessun compromesso di qualità, a un prezzo fino a oggi inimaginabile. Questa la ricetta Suzuki, e c’è da scommettere che farà centro.