Superbike, Tardozzi vede la BMW al top

Davide Tardozzi ha preso subito le redini del team BMW Motorsport nel Mondiale Superbike e sebbene sia consapevole delle difficoltà di portare la BMW al successo resta convinto del potenziale della squadra e della moto che alla seconda stagione nel mondiale di categoria può migliorare sicuramente i propri risultati cercando di lottare per la zona podio. 
 

Tardozzi confida anche nel valore di piloti come Troy Corser e Ruben Xaus che possono portare la BMW alla vittoria o almeno sul podio, cosa che non è accaduto nel 2009 quando la BMW S 1000 RR ha debuttato nella Superbike con un progetto davvero partito senza alcun precedente.

Davide Tardozzi ha confidato cosa si aspetta dal team BMW per il 2010 e quali possono essere gli avversari per questo campionato a cominciare dalla Ducati, la sua ex-squadra. 
 

“Tutti si aspetteranno qualcosa da noi, ma è dura. Stiamo facendo dei passi avanti e forse il lavoro ora non basta per eliminare il gap che abbiamo nei confronti degli avversari. Stiamo lavorando tutti molto duramente e per me il punto di partenza sarà al termine dei test di Portimao. Solo allora capiremo quanto gap c’è tra noi e gli altri. 
 

So che entrambi i nostri piloti hanno il talento e penso proprio che una parte del mio lavoro consisterà nel motivare e riportare in alto Troy e Ruben. E’ una grande scommessa che ho fatto con me stesso, ho bisogno che questi due ragazzi tornino sul podio. 
 

Mi aspetto una grande battaglia tra gli italiani, ovvero Biaggi e l’Aprilia contro i due piloti Ducati, con Johnny Rea e Cal Crutchlow dietro di loro. Sono molto, molto convinto di Cal. James Toseland è un punto interrogativo, per me. 
 

Lo conosco molto bene e in questa fase ha bisogno di ritrovare ciò che ha perso in questi ultimi due anni. E’ un buon pilota. Quando dimostrerà di aver ritrovato la fiducia necessaria, sicuramente tornerà a lottare per il podio. 
 

Da metà stagione in poi credo che in qualche occasione riusciremo a combattere per il podio e forse, forse, faremo qualcosa di più.”

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