La massima categoria delle moto derivate di serie potrebbe essere sconvolta dall’addio di uno dei maggiori protagonisti. Di chi si tratta.
Da un anno e mezzo in Superbike c’è solo un dominatore e, all’anagrafe, corrisponde al nome di Alvaro Bautista. Il centauro della Ducati sta vivendo una seconda giovinezza, dopo i fasti nel Motomondiale. Lo spagnolo, infatti, ha debuttato nella classe 125 nel 2002, gareggiando in Aprilia tre GP come wildcard.
Venti anni dopo si è tolto la soddisfazione di battere due fenomeni assoluti della SBK come Rea e Razgatlioglu, salendo sul tetto del mondo. Che fosse un pilota promettente lo si era già capito nel Motomondiale. Nel 2006 ha conquistato il titolo nella classe minore, mettendo a referto ben 8 vittorie, 4 secondi posti e 2 terzi posto. Nel 2008 sfiorò il Mondiale in 250, sempre con l’Aprilia, arrivando secondo con 244 punti.
Il nativo di Talavera de la Reina non si è confermato ai medesimi livelli in MotoGP. Ha guidato per Suzuki, Honda, Aprilia e Ducati, ma non è mai andato oltre la quinta posizione in graduatoria. Al termine del 2018 ha scelto di provare una nuova esperienza con la casa di Borgo Panigale in SBK, sfiorando subito il titolo. Perse il mondiale dopo 10 vittorie di fila, a causa di una seconda parte di campionato altalenante. Il biennio in Honda non gli ha permesso di fare progressi, così nel 2022 lo spagnolo ha scelto di approdare nuovamente in Ducati.
I progressi della V4 Panigale sono stati sensazionali, dandogli l’opportunità di piegare la resistenza del pluripremiato Jonathan Rea in sella alla Kawasaki e del campione della Yamaha Toprak Razgatlioglu. Nel 2023 Alvaro sta continuando a fare la differenza, avendo vinto 16 gare su 18. Un ruolino di marcia pazzesco che lo ha già messo in una posizione di assoluto vantaggio sugli inseguitori in classifica.
Superbike, Bautista si sbilancia sul suo futuro
L’assoluto dominatore della Superbike sta compiendo una impresa che ha pochi eguali nella storia. In passato Rea ha segnato diversi primati, ma la facilità di guida di Bautista in sella alla Rossa è un qualcosa di magico. Tutti gli altri colleghi ducatisti, a partire da Rinaldi, non riescono a tenere il passo del numero 1. La conformazione fisica di Alvaro, unita all’agilità del mezzo, lo hanno reso inavvicinabile per la concorrenza.
La Ducati gli ha messo a disposizione addirittura una Desmosedici GP23, in un test privato, allo scopo di saggiare le proprie qualità in sella al bolide che sta dominando la MotoGP. La casa di Borgo Panigale sta attraversando un momento magico, considerati anche i risultati di Bulega nel Supersport, ma c’è un dato che dovrebbe far riflettere il management.
Alvaro Bautista, il prossimo 21 novembre, compirà 39 anni. I vertici della Rossa dovranno pensare anche ad un eventuale sostituto in futuro.
Del resto, le dichiarazioni del campione della SBK lasciano presagire un ritiro non troppo lontano. In un’intervista riportata da TodoCircuito.com, Alvaro ha dichiarato: “Se andrò avanti dopo il 2024? Ad ora non lo so, nessuno può definirsi imbattibile. Io voglio continuare ad andare in moto come so fare, ed anche per la prossima annata l’obiettivo è farlo in questo modo, poi valuteremo come andranno le cose, ma per ora penso gara per gara“.